Smascherato ladro seriale
Il Commissariato di Carrara ha individuato e smascherato l'autore del furto commesso nella notte tra venerdì e sabato all'interno di un reparto del locale Ospedale ai danni di due distributori automatici di bevande calde ed alimenti, ultimo di una serie che negli ultimi tempi aveva messo in allarme per la frequenza con cui venivano posti in essere (oltre dieci episodi dagli inizi dell'anno) e che oggi sembra essersi interrotta.
Si tratta di un marocchino di 33 anni, residente a Carrara, già noto ai poliziotti in quanto pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed in ragione di ciò anche sottoposto dal Questore di Massa Carrara alla misura di prevenzione dell'avviso orale.
Ma stavolta ad incastrarlo sono stati l'occhio esperto e la professionalità del responsabile della Polizia Scientifica del Commissariato, conosciuto e stimato a livello nazionale per la sua qualificazione in materia dattiloscopica, che, giunto sul posto nella mattinata di sabato insieme ad un suo "giovane" collaboratore - anch'egli, grazie alla scuola del suo "maestro", in passato autore di numerose identificazioni - ed agli agenti della volante, al fine di effettuare tutti i rilievi del caso, ha subito notato un'impronta lasciata dal ladro sulle macchinette "svaligiate" e ad occhio nudo ha anche riconosciuto a chi appartenesse tale impronta (successivamente inviata al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per le indagini dattiloscopiche, tuttora in corso).
Fino a qualche anno fa, infatti, prima che l'evoluzione tecnologica consentisse di creare un archivio informatico delle impronte, gli operatori della Polizia Scientifica erano costretti a confrontare le impronte rilevate - in occasione di precedenti interventi o comunque in possesso per altri motivi degli uffici di polizia - e conservate in formato cartaceo ad occhio nudo, ricorrendo alla memoria visiva che consentiva ai più "allenati" di restringere più velocemente le ricerche in base ai caratteri salienti dell'impronta.
L'intuizione del poliziotto indirizzava subito gli investigatori nella giusta direzione: polarizzata l'attenzione sul trentatreenne marocchino, gli uomini della Squadra Anticrimine lo raggiungevano nel suo luogo di abituale dimora, una roulotte parcheggiata all'interno del piazzale della ditta presso la quale è impiegato, rintracciando l'uomo ed invitandolo a seguirli in Commissariato.
Qui il pregiudicato, messo davanti agli elementi indiziari raccolti a suo carico, non poteva far altro che ammettere di aver commesso, nella nottata precedente, il furto ai distributori automatici dell'Ospedale; si dichiarava anche disponibile a condurre gli agenti nel luogo in cui aveva abbandonato - dopo averli "alleggeriti" degli incassi - i due congegni asportati dai distributori forzati, consistenti in una cassetta porta monete e nei c.d. "tubi rendi-resto".
Giunti sul posto - un punto impervio, caratterizzato da fitta vegetazione boschiva, ubicato sopra il muro di cinta dell'ospedale - dopo una breve ricerca i poliziotti, con l'aiuto del giovane marocchino, rinvenivano tra i cespugli gli oggetti asportati, che venivano sottoposti a sequestro ed ai successivi rilievi da parte della Polizia Scientifica.
L'uomo veniva quindi denunciato a piede libero alla locale Procura della Repubblica per il reato di furto pluriaggravato.
Un altro successo delle forze dell'ordine ottenuto grazie al determinante apporto della Polizia Scientifica.
La Polizia Scientifica operante nel territorio della provincia di Massa Carrara, peraltro, gode di ottima considerazione e stima a livello nazionale, anche in considerazione dell'elevato numero di identificazioni effettuate degli autori di azioni delittuose, uno dei più alti dell'intera regione Toscana.