Questura di Massa Carrara

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Arrestato in flagranza un pregiudicato

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Mentre tentava di scassinare un distributore di bevande

Nelle prime ore della mattinata odierna, una pattuglia della Polizia di Frontiera Marittima del Commissariato in servizio di controllo del territorio traeva in arresto per il reato di tentato furto aggravato un cittadino marocchino di 26 anni, in Italia senza fissa dimora, tossicodipendente e pregiudicato.

I poliziotti, su disposizione della locale Sala Operativa, messa in allarme dalla telefonata di un cittadino che segnalava un individuo intento ad armeggiare intorno ai distributori automatici di bibite e generi alimentari collocati in via Rinchiosa, in località Marina di Carrara, giungevano prontamente in zona e sorprendevano l'uomo mentre tentava di procurare l'effrazione dei lucchetti posti a chiusura dei distributori stessi, utilizzando un frammento di mattone in cemento.

Il giovane, privo di documenti d'identità, veniva immediatamente sottoposto a perquisizione personale, nell'ambito della quale veniva trovato in possesso di due carte di credito, una delle quali intestata ad un ristorante derubato nella stessa nottata sempre in località Marina di Carrara, in cui già gli operanti si erano recati alcune ore prima ad effettuare il sopralluogo di furto, mentre l'altra era intestata al figlio del titolare del predetto ristorante.

Le due carte di credito, unitamente al mattone di cemento utilizzato per l'effrazione, venivano sottoposte a sequestro probatorio ed il malvivente, condotto in Commissariato e sottoposto a rilievi fotodattiloscopici, veniva tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato dall'uso di violenza sulle cose (di ciò veniva notiziato il p.m. di turno, dott.ssa Alessandra CONFORTI) e trattenuto nella camera di sicurezza del Commissariato in attesa dell'udienza di convalida, fissata per il pomeriggio.

Oltre che del tentato furto aggravato, il giovane è chiamato a rispondere anche del reato di ricettazione delle carte di credito trovate in suo possesso e sottratte nella notte dal ristorante di Marina di Carrara.

All'esito dell'udienza, il Giudice, Dott.ssa Antonia ARACRI, convalidava l'arresto e disponeva procedersi al giudizio nelle forme del rito per direttissima in relazione all'imputazione di tentato furto aggravato, per la quale il soggetto era stato tratto in arresto.

L'imputato avanzava quindi richiesta di rito abbreviato, all'esito del quale veniva condannato, con l'aggravante della recidiva e concessa la riduzione di pena per la scelta del rito alternativo, alla pena di mesi 6 e giorni 20 di reclusione ed Euro 100,00 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare in carcere.

Il Giudice ordinava quindi la confisca e distruzione del frammento di mattone sequestrato e disponeva altresì, ritenuta la sussistenza di esigenze cautelari non diversamente fronteggiabili, l'applicazione nei confronti del condannato della misura della custodia cautelare in carcere, ragion per cui l'uomo veniva tradotto presso la Casa di Reclusione di Massa.

L'arrestato, peraltro, è soggetto già noto agli uomini del Commissariato, essendo già stato denunciato appena una decina di giorni fa per i reati di immigrazione clandestina nonché di minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Alcuni giorni fa, infatti, nell'ambito di specifici servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in località Marina di Carrara, gli operatori della Squadra Volanti avevano proceduto alla denuncia dell'odierno arrestato e di un altro giovane anch'egli di nazionalità marocchina.

La volante, in particolare, aveva focalizzato l'attenzione sull'area antistante alcuni esercizi pubblici ubicati tra via Rinchiosa (luogo in cui è stato perpetrato stanotte il tentativo di furto) e viale Colombo, punto di ritrovo di giovani, dove in più occasioni era stata segnalata dai cittadini la presenza di persone dedite all'assunzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Transitando in zona, la pattuglia era stata avvicinata da alcuni passanti, i quali avevano segnalato ai poliziotti che all'intersezione tra viale Colombo e la galleria pedonale che collega tale viale e via Genova vi erano due cittadini nordafricani che tenevano un comportamento strano e venivano avvicinati da alcuni giovani.

In considerazione di tale segnalazione, un operatore della volante aveva quindi iniziato a percorrere la galleria pedonale in direzione mare, mentre l'altro si era incamminato su viale Colombo in direzione Sarzana, transitando nei pressi dei locali "Bar Lombardi" e "La Yogurteria" e, nell'occasione, aveva notato due persone, corrispondenti alla descrizione fornita dai passanti, che, accortisi della presenza della Polizia, subito avevano tentato di allontanarsi imboccando il viale Colombo in direzione Sarzana.

Uno dei due, avvedendosi dell'arrivo di un poliziotto da viale Colombo, si era avvicinato al muro di recinzione di un'abitazione e con mossa repentina aveva estratto dai pantaloni un involucro scuro e lo aveva gettato sul predetto muro di cinta.

Prontamente recuperato dagli agenti, tale involucro era risultato avere quale contenuto un pezzo di hashish per un totale di circa 7 grammi netti, come verificato all'esito degli esami di laboratorio effettuati dal personale della Polizia Scientifica del Commissariato.

Il giovane - che sarebbe stato denunciato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente (lo stesso, oltretutto, aveva dichiarato di non fare uso di droga, essendo ciò contrario al suo credo religioso, ossia alla religione islamica) - era stato quindi invitato, insieme al suo connazionale (l'odierno arrestato), a salire a bordo della volante per essere condotto in Commissariato, affinché entrambi potessero essere fotosegnalati, essendo privi di documenti di riconoscimento.

Mentre veniva accompagnato verso l'autovettura di servizio, il giovane oggi arrestato aveva iniziato a inveire contro gli operanti, oltraggiandoli e minacciandoli.

In considerazione di ciò, lo stesso veniva deferito in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria per i delitti di minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale; entrambi, poi, venivano anche denunciati per il reato di immigrazione clandestina.


22/03/2013

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