Questura di Massa Carrara

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Sequestro di materiale esplosivo.

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Controlli amministrativi.

Nella tarda mattinata di giovedì personale dell'Ufficio Polizia Amministrativa del commissariato, con l'ausilio degli uomini dell'Ufficio Polizia Anticrimine, procedeva al sequestro di nr. 15 cartucce "Nonex - safety cartridges 14034", classificate nella 1^ Categoria dell'allegato A al Regolamento TULPS, per un peso complessivo di kg. 3,320, a carico del titolare di una ditta operante nella fornitura di accessori per il settore lapideo, sita in pieno centro a Carrara, un 49 enne residente ad Avenza.

Il sequestro veniva effettuato nel corso di un controllo amministrativo conseguente alla presentazione di un esposto al Commissariato di Carrara, avvenuta nei giorni precedenti, da parte del legale rappresentante di una ditta con sede in provincia di Lucca, operante nel rifornimento di esplosivi ed accessori per mine alle cave di marmo, pietre ed inerti in Toscana e Liguria, con il quale segnalava l'attività della ditta di Carrara oggetto del controllo sia dal punto di vista della illiceità della stessa, sia sotto il profilo della concorrenza sleale, dal momento che a dire dell'esponente il proprietario della medesima deteneva e vendeva abusivamente le cartucce "Nonex", utilizzate nelle esplosioni in cava, pur rientrando le stesse nella 1^ Categoria dell'Allegato "A" al Regolamento del TULPS di cui sopra, e quindi vendibili soltanto da parte di persone in possesso di licenza prefettizia, con conseguente diminuzione delle vendite da parte della propria ditta, munita invece di regolare autorizzazione di polizia.

Nel corso del controllo, effettuato a seguito di attenta attività informativa a mezzo della quale questo Ufficio aveva riscontrato l'attendibilità della segnalazione, si accertava che il titolare della ditta carrarese, munito di licenza di porto di fucile per uso tiro a volo in corso di validità, ed utilizzando proprio la medesima, acquistava a sua volta da circa 7 mesi le suddette cartucce presso una ditta della provincia di Trento, come riscontrato dalle numerose fatture anch'esse sequestrate, per poi rivenderle a ditte locali operanti nel settore lapideo.

Chi è in possesso di una licenza di porto d'armi può infatti acquistare fino a 5 chilogrammi di esplosivo appartenente a quella categoria, ma ne deve denunciare senza ritardo la detenzione all'Autorità di Pubblica Sicurezza : nella fattispecie concreta, invece, l'uomo, pur acquistando l'esplosivo nel limite dei 5 chilogrammi, non ne aveva mai denunciato la detenzione all'Autorità Locale di Pubblica sicurezza ai sensi di quanto disposto dall'art. 38 TULPS, ed inoltre non era provvisto né di autorizzazione alla vendita ai sensi dell'art. 47 TULPS, né del registro delle operazioni giornaliere previsto dall'art. 55 TULPS, motivo per cui è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria.

Nell'immediatezza dei fatti, questo Ufficio acquisiva inoltre il titolo di polizia dell'uomo, per le conseguenti valutazioni di carattere amministrativo circa una eventuale sospensione o revoca del medesimo.

Il materiale esplosivo sequestrato è stato dato in custodia temporanea ad un deposito munizioni della Marina Militare.


19/12/2012

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