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Ruba un borsello allo stadio

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Insospettabile anziano "incastrato" dalle telecamere

La Squadra Stadio dell'Ufficio Ordine e Sicurezza Pubblica del Commissariato di P.S. di Carrara, a conclusione di una meticolosa quanto rapida attività di indagine, ha proceduto nei giorni scorsi a denunciare un individuo resosi responsabile di un furto aggravato commesso allo "Stadio dei marmi" in occasione dell'incontro di calcio del campionato di Lega Pro tra le compagini della Carrarese e del Gubbio.

L'episodio risale al 25 novembre scorso, allorquando si è disputata la gara di recupero tra le due squadre sopra menzionate, che era in programma domenica 11 novembre ed era stata rinviata a causa della "prima" alluvione che ha colpito la città dei marmi.

All'esito della gara, un uomo di 57 anni residente a Bologna, padre di un giocatore del Gubbio, che era venuto a Carrara a veder giocare il figlio, si accorgeva che gli era stato rubato un borsello contenente vari oggetti tra cui, oltre al portafoglio, alcuni documenti d'identità, il bancomat, la carta di credito, nonché altre tessere di vario genere (quella da allenatore di calcio di prima categoria, quella sanitaria etc.), alcuni mazzi di chiavi, una ricarica telefonica ed un lettore mp3 della Apple.

Rientrato nella sua città, nella mattinata successiva l'uomo sporgeva denuncia di furto presso un Commissariato di Polizia del capoluogo emiliano. Nella stessa mattinata, l'Ufficio Ordine e Sicurezza Pubblica del Commissariato di Carrara veniva contattato da personale della società sportiva Carrarese Calcio, che riferiva essere stato rinvenuto, da parte del personale addetto alle pulizie dello stadio, un borsello da uomo di pelle contenente documenti ed effetti personali vari.

Il predetto borsello, che era stato rinvenuto a terra, tra i sedili della tribuna, veniva preso in consegna dal personale del Commissariato, che ne curava, nel medesimo pomeriggio, previo accordo con il titolare del borsello, la restituzione all'avente diritto; questi, nell'occasione, forniva anche alcune indicazioni circa possibili autori del fatto, descrivendo alcune persone che gli sedevano accanto e che avrebbero potuto approfittare di un suo attimo di distrazione.

A questo punto la Squadra Stadio iniziava un'attività d'indagine che consentiva in breve tempo di scoprire l'autore del furto e denunciarlo.

Venivano infatti acquisiti e visionati i filmati con le immagini riprese nel corso della partita dalle telecamere di sicurezza dell'impianto sportivo; si riusciva così ad accertare che, al termine della gara, mentre gli spettatori defluivano, un uomo di circa 70 anni, di corporatura robusta, che si trovava seduto a pochi metri di distanza dal derubato, approfittando di un attimo di distrazione di quest'ultimo, che era intento a parlare con la propria moglie, si impossessava del borsello che il tifoso ospite aveva lasciato a terra davanti ai propri piedi, quindi si allontanava indisturbato.

Attraverso l'individuazione del posto occupato dall'autore del furto così come emerso dal filmato, nel settore "tribuna laterale", tramite i database della società sportiva Carrarese Calcio si riusciva a pervenire all'identificazione del ladro, che risultava essere titolare di un abbonamento per la stagione sportiva in corso, collegato ad una tessera del tifoso.

L'uomo risultava essere un carrarino di 76 anni residente in periferia e, dal controllo esperito tramite i computer palmari in dotazione agli stewards, si aveva conferma del fatto che lo stesso era regolarmente entrato all'interno dello stadio ed aveva effettivamente occupato il posto assegnatogli.

Convocato in Commissariato, l'autore del fatto veniva riconosciuto dai poliziotti dell'Ufficio Ordine e Sicurezza Pubblica, senza alcun dubbio, come colui che nel filmato veniva sorpreso nell'atto di impossessarsi del borsello.

L'uomo in un primo momento negava ogni addebito ma, messo di fronte alla visione del filmato, non poteva più respingere le contestazioni mossegli ed ammetteva le proprie responsabilità, confessando di aver asportato il borsello in parola e di averlo successivamente abbandonato all'interno dello stadio.

Nei suoi confronti veniva redatto verbale di identificazione, elezione di domicilio e nomina del difensore di fiducia, quindi veniva denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di furto aggravato.

L'episodio testimonia l'importanza della presenza delle telecamere di sicurezza dello stadio, non soltanto al fine di controllare il corretto ed ordinato svolgimento delle gare, ma anche per individuare e sanzionare gli autori di reati, sia inerenti le manifestazioni sportive, sia pure - come nel caso di specie - quelli cosiddetti "di criminalità comune".


05/12/2012

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