Denunciate
Nei giorni scorsi, personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Carrara ha trasmesso alla locale Procura della Repubblica la denuncia/querela presentata da una donna di trent'anni - di Carrara - aggredita all'interno di un noto locale di Marina di Carrara.
L'episodio risale alla tarda serata del 01.11.2012 allorché la donna si era recata, assieme ad un suo conoscente, presso il pub per bere qualcosa. Giunta all'interno dell'esercizio, mentre si dirigeva verso il bancone, notava sedute ad un tavolo alcune persone, tra cui due di sua conoscenza, le quali, dopo averla vista, si dirigevano verso di lei impedendole l'uscita e ricoprendola di insulti e minacce. Passavano quindi alle "vie di fatto", prima afferrandole il telefono cellulare e scagliandolo in strada, provocandone così la frantumazione, poi spintonandola e schiaffeggiandola, infine percuotendola con uno sgabello del pub e con il tacco di una scarpa che una delle autrici della violenza si era sfilata, provocando alla vittima delle lesioni giudicate guaribili in giorni 15 s.c..
Nella colluttazione riportava delle ferite - considerate guaribili in giorni 10 s.c. - anche il gestore del pub, intervenuto nel tentativo di riportare la calma tra le parti.
I due aggressori, zia e nipote, sono due carraresi rispettivamente di 43 e 25 anni; la donna, in passato, aveva avuto alle proprie dipendenze la querelante, con la quale evidentemente aveva dei "conti in sospeso". I due aggressori, avvedutesi del fatto che la vittima era riuscita a contattare le forze dell'ordine, si allontanavano velocemente dal locale.
Sfortunatamente per loro, l'intera vicenda veniva ripresa dalle telecamere del pub, che risultavano utili agli investigatori per avere un quadro preciso della dinamica dei fatti, confermata poi dalle testimonianze raccolte dagli operatori della Squadra Anticrimine del Commissariato
In considerazione di quanto accaduto, i due aggressori venivano deferiti all'A.G. per i reati di lesioni personali volontarie e danneggiamento; la zia, inoltre, anche per i reati di minaccia ed ingiuria.