Pregiudicato inchiodato dalle impronte digitali
Il Commissariato di P.S. di Carrara, a conclusione di una meticolosa attività di indagine, ha proceduto nei giorni scorsi a denunciare un individuo resosi responsabile di un furto aggravato commesso ai danni di una lavanderia "self service" ubicata in via Manzoni a Carrara.
Ancora una volta determinante s è rivelata l'opera del personale della Polizia Scientifica del Commissariato di Carrara.
L'episodio risale allo scorso mese di aprile allorquando la Sala Operativa del Commissariato inviava la volante presso il predetto esercizio commerciale, su segnalazione del marito della titolare dello stesso, la quale era stata a sua volta allertata dalla guardia giurata che, nell'effettuare il consueto giro di controllo, in tarda serata aveva constatato che ignoti avevano smontato il pannello di legno e forzato la serratura della porta d'ingresso del retrobottega adibito ad ufficio.
Il richiedente l'intervento accompagnava gli agenti, prontamente intervenuti sul posto, nel piccolo ufficio, posto sul retro della lavanderia, luogo in cui l'autore del furto aveva rovistato dappertutto e prelevato da un mobiletto alcune banconote, per il valore di alcune centinaia di euro.
Dalla visione dei filmati realizzati dalle telecamere presenti nel negozio, si poteva appurare che nella serata un giovane indossante pantaloni mimetici, una felpa e un berretto tipo "baseball" si era introdotto nella lavanderia per poi portarsi nel retrobottega, scassinando la porta di accesso allo stesso ed, una volta all'interno, asportava le banconote ed alcune chiavi. Quindi, munito di un oggetto atto allo scasso, forzava una gettoniera di una lavatrice e, con le chiavi prelevate nel retrobottega, apriva la macchinetta cambia monete, senza riuscire, tuttavia, a prelevare i gettoni.
Sul posto interveniva quindi personale della Polizia Scientifica del Commissariato per i necessari accertamenti tecnici. I rilievi dattiloscopici eseguiti consentivano di rinvenire alcuni frammenti di impronte papillari ritenute dagli operanti utili per i confronti; gli stessi venivano, pertanto, repertati al fine di essere successivamente analizzati in laboratorio.
Le indagini dattiloscopiche effettuate dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Firenze consentivano di appurare che i frammenti di impronte rilevate durante il sopralluogo appartenevano al palmo ed al pollice della mano destra di un giovane carrarino di ventisei anni, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, che veniva pertanto denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di furto aggravato dall'aver commesso il fatto avvalendosi di un mezzo fraudolento. Il giovane, al momento, è in custodia cautelare carcere, perché accusato di aver commesso numerosi furti ai danni di autovetture in sosta.