Denunciato tunisino.
Il Commissariato di P.S. di Carrara, a conclusione di una laboriosa attività di indagine, alcuni giorni fa ha proceduto a denunciare un individuo resosi responsabile di un tentato furto aggravato commesso ai danni di una tabaccheria/edicola ubicata in località Marina di Carrara.
L'episodio risale allo scorso mese di luglio allorquando la Sala Operativa del Commissariato, su segnalazione di una guardia giurata, inviava la volante in viale delle Pinete, presso il suddetto esercizio commerciale, in orario in cui lo stesso era chiuso, in quanto era scattato l'allarme collegato con la centrale dell'istituto di vigilanza.
La guardia giurata riferiva agli operanti che al suo arrivo aveva potuto constatare l'avvenuto danneggiamento dei due vetri antisfondamento della porta di ingresso all'esercizio commerciale e, mentre notiziava di ciò il suo istituto di vigilanza ed il titolare del negozio, veniva avvicinato da un turista straniero il quale gli riferiva che l'autore del fatto era una persona che si era allontanata a bordo di un'autovettura di colore rosso - di cui forniva il numero di targa - condotta da un'altra persona. Il testimone, che affermava di non saper fornire una descrizione dell'autore del gesto, poiché lo aveva visto da lontano, sosteneva però trattarsi di un uomo dai capelli scuri e, subito dopo aver fornito le proprie generalità al dipendente dell'ìstituto di vigilanza, si allontanava.
Dai primi accertamenti sul posto, gli agenti riscontravano che con ogni probabilità l'autore del fatto aveva danneggiato le porte antisfondamento tentando di mandarle in frantumi a mezzo del porta locandine di metallo trovato in loco, che recava i segni dell'urto contro i vetri. Si verificava, inoltre, che l'autovettura era intestata ad una donna nata e residente a Cesena.
L'attività di indagine, condotta dalla Squadra Anticrimine del Commissariato con l'ausilio del Commissariato di Cesena, consentiva di appurare la dinamica dei fatti: proprio la donna era colei che conduceva in occasione del fatto l'autovettura con cui si era poi allontanato l'autore del delitto, risultato essere il marito della stessa. L'uomo, un tunisino di trentotto anni regolarmente soggiornante in Italia e residente anch'egli nella città romagnola, aveva raggiunto la moglie in vacanza in Toscana