Denunciato
Il Commissariato di P.S. di Carrara ha proceduto al deferimento in stato di libertà di un cittadino moldavo di ventuno anni, residente a Carrara, per i reati di istigazione alla corruzione e guida in stato di ebbrezza.
L'episodio risale ad alcuni giorni fa, allorché gli operatori della volante, impegnati nelle ore notturne in località Marina di Carrara nell'ordinaria attività di prevenzione e controllo del territorio, notavano un'autovettura che procedeva sbandando e decidevano di fermarla ed effettuare il controllo dell'autovettura stessa e del conducente.
Quest'ultimo appariva in evidente stato di ebbrezza alcolica, evidenziando alito vinoso, deambulazione precaria, scarso equilibrio e difficoltà di espressione.
In considerazione di ciò, gli agenti, previo consenso dell'interessato, dapprima lo sottoponevano all'esame mediante precursore e, poiché questo dava esito positivo, effettuavano il controllo del tasso alcolemico nel sangue mediante il c.d. etilometro, dal quale emergeva in entrambe le rilevazioni eseguite un livello ben superiore al massimo consentito.
Alla luce di quanto emerso, al giovane veniva contestato il verbale di violazione del Codice della Strada, mentre l'autovettura, intestata allo stesso, veniva sottoposta a sequestro amministrativo finalizzato alla successiva confisca ed affidata in giudiziale custodia ad una ditta della zona.
Mentre gli operanti erano in attesa che il personale della predetta ditta terminasse le operazioni di rimozione del veicolo, il cittadino straniero tentava in più occasioni di corromperli.
In un primo momento, infatti, si dichiarava disponibile ad elargire la somma di Euro 200,00, suggerendo agli agenti di strappare gli atti redatti e quindi evitare la denuncia ed il ritiro della patente di guida.
Nell'occasione, lo stesso affermava che nel suo Paese d'origine è consuetudine offrire denaro alla Polizia e si informava altresì circa l'ammontare dello stipendio mensile di un poliziotto italiano per quantificare la cifra verosimilmente necessaria per ottenere l'omissione degli atti d'ufficio da parte del personale operante.
A seguito del fermo diniego dell'illecita offerta, il giovane prelevava comunque dal portafogli alcune banconote da Euro 50,00 e, raggiunta la somma di Euro 200,00, la porgeva agli agenti invitandoli ad accettarla ed a strappare gli atti redatti a suo carico.
Ottenuto un ulteriore rifiuto, il moldavo si dichiarava disponibile ad aumentare la somma offerta e, non avendo altro denaro contante, invitava gli operatori ad accompagnarlo presso uno sportello automatico per il prelievo di denaro.
A questo punto, il giovane veniva invitato a riporre il denaro ed il bancomat e veniva reso edotto del fatto che sarebbe stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria anche per il reato di istigazione alla corruzione.