Soccorsa con l'ausilio della Polizia.
Alcune serate fa, la Volante del Commissariato di Carrara, su disposizione della Sala Operativa, si recava in località Marina di Carrara, nei pressi dello stabilimento balneare "Bagno Principe", dove era stata segnalata una rissa in atto.
Giunti sul posto, gli operanti avevano modo di accertare che in realtà non si era trattato di una rissa, bensì di una lite tra fidanzati che era degenerata al punto da richiedere l'intervento di alcune persone che assistevano alla lite per tutelare la giovane dall'aggressione del compagno.
In particolare, le persone intervenute, villeggianti presso un campeggio vicino allo stabilimento balneare, riferivano di aver notato un giovane che stava picchiando una ragazza ripetutamente e, pertanto, intervenivano per interrompere l'aggressione; nell'occasione, venivano insultati dal ragazzo, separato dalla giovane solo grazie all'intervento di altri passanti. L'aggressore, un ventiduenne originario della provincia di Brescia, dopo aver lasciato a terra la ragazza - una diciassettenne di origine croate residente a Brescia - si dava alla fuga nella vicina spiaggia.
La ragazza, soccorsa dall'ambulanza già intervenuta sul posto, dopo aver ricevuto le prime cure veniva accompagnata presso il locale Pronto Soccorso, ove riferiva agli agenti che per tutta la giornata aveva litigato con il suo fidanzato - con in quale stava trascorrendo le vacanze - per futili motivi, finché in serata la situazione era degenerata ed il giovane l'aveva più volte colpita e scaraventata a terra, procurandole un forte trauma alla testa.
In considerazione della minore età della ragazza, il medico del Pronto Soccorso richiedeva, per poter procedere alla cure del caso ed eseguire gli opportuni esami, l'autorizzazione da parte dei genitori della stessa. L'autorizzazione veniva fatta pervenire prontamente al medico grazie all'operato degli agenti di polizia, che prendevano immediatamente contatti con la madre della ragazza e la invitavano a recarsi presso gli uffici della Questura di Brescia, cosicché tramite questi venisse inviata via fax tale autorizzazione, ciò che ha reso possibile fornire tempestivamente la necessaria assistenza alla minore.
Successivamente contattato dal personale della Volante, il fidanzato della ragazza negava di averla picchiata ed anzi affermava di essere stato aggredito all'interno del campeggio prospiciente lo stabilimento balneare, soggiungendo che si sarebbe recato al Pronto Soccorso di Carrara per farsi refertare, avendo riportato delle lesioni. Gli operanti, allora, lo invitavano a recarsi presso altra struttura ospedaliera, così da evitare l'"incontro" con i genitori della ragazza, nel frattempo allertati affinché potessero giungere sul posto.