Arrestato autore di furti in casa di un anziano.
Il Commissariato di Carrara ha tratto in arresto nella tarda mattinata di ieri un uomo, originario di Napoli ma da anni residente in provincia di Lucca, per il reato di tentato furto pluriaggravato in abitazione.
L'uomo è stato colto letteralmente "con le mani nel sacco" subito dopo essersi appropriato della somma di 300 euro, mentre si trovava ancora all'interno dell'abitazione dio un ultraottantenne residente nella zona di Viale Potrignano a Carrara, e davanti all'evidenza dei fatti non ha potuto fare a meno di ammettere di essere l'autore non solo di quella azione criminosa, ma anche di una serie di altri furti di cui l'anziano era vittima da almeno due mesi.
Tra la metà di aprile e ieri, infatti, l'anziano aveva prelevato in banca oltre 7000 euro, con cadenza sempre più ravvicinata, pur conducendo un tenore di vita assolutamente regolare, con spese quotidiane di modesta entità: l'uomo, infatti, che viveva da solo, era solito fare una passeggiata al mattino, qualche piccola spesa personale, e poi all'ora di pranzo si recava a mangiare presso una trattoria vicinissima alla propria abitazione, della quale era un cliente abituale.
Determinante ai fini della scoperta dell'abietta condotta dell'arrestato si rivelava l'intuito di una collaboratrice domestica che quasi tutte le mattine lavorava presso l'anziano, la quale, insospettita dal fatto che l'anziano si recasse spessissimo in banca, non solo aveva allertato i parenti più prossimi dell'uomo, ma ne aveva raccolto le confidenze, riuscendo in tal modo a venire a conoscenza di strane visite che l'anziano riceveva presso il proprio domicilio da un uomo, che qualificandosi come appartenente ad una associazione di volontariato, peraltro realmente esistente, e potandogli i saluti del responsabile della struttura, aveva in tal modo instaurato un rapporto confidenziale con la vittima: particolare decisivo che aveva colpito la donna era il fatto che l'uomo, a dire dell'anziano, tutte le volte che lo andava a trovare, gli chiedeva di andare in bagno, stratagemma probabilmente finalizzato a raggiungere indisturbato la stanza, proprio attigua al bagno, dove il vecchietto riponeva in un armadio il denaro prelevato in banca.
Questi, anche a causa delle non buone condizioni psicofisiche, non si rendeva conto né della sparizione del denaro, né probabilmente del valore del medesimo, dal momento che trovando la cassettina dove lasciava i soldi vuota, non faceva latro che tornare in banca a prelevare.
Una preliminare attività investigativa da parte degli uomini del Commissariato consentivano d appurare che i furti avvenivano sempre intorno all'ora di pranzo, ed a volte anche in assenza della vittima, che a quell'ora era fuori per consumare il pranzo.
Veniva quindi organizzato un servizio di appostamento all'interno dell'abitazione, ed inoltre veniva collocata una telecamera proprio nella stanza dove l'anziana vittima custodiva il denaro, a seguito dell'ennesimo prelievo in banca del vecchietto, avvenuto nella mattinata di lunedì: mentre la vittima come ogni giorno andava a pranzare in trattoria, puntuale giungeva il ladro, il quale dapprima suonava al campanello per verificare l'eventuale presenza del padrone di casa, e quindi, utilizzando una copia delle chiavi che probabilmente aveva asportato dall'abitazione in una delle sue numerose precedenti visite, si introduceva nell'appartamento, e si dirigeva senza indugio verso la stanza dove era custodito il denaro; quindi, sempre utilizzando il mazzo di chiavi sottratto, apriva l'armadio e la cassettina metallica in cui vi era il denaro, ancora riposto all'interno di una busta bianca intestata alla banca da cui era stato poco prima prelevato.
L'uomo riusciva però soltanto a rimettere a posto la cassettina nell'armadio dopo aver prelevato la busta con il contante, perché veniva, con sua estrema sorpresa, prontamente immobilizzato dal personale del Commissariato che era nascosto nella stanza accanto, e che appena resosi conto attraverso la visione delle immagini della telecamera, che il furto era stato commesso, interveniva immediatamente al fine di scongiurare la fuga del ladro ed assicurarlo alla giustizia.
L'autore del furto veniva condotto quindi in Commissariato, ed identificato compiutamente, nonché riconosciuto dall'anziano come colui che era solito visitare la sua casa; l'arresto del 40 enne, condotto nel carcere di Massa, è stato la fine di un incubo per l'anziano. Dall'esame dell'archivio informatico in uso alle Forze di Polizia emergeva a suo carico un curriculum criminale lungo quasi vent'anni, caratterizzato in massima parte dalla commissione di truffe, furti e rapine proprio in danno di anziani, e sovente proprio utilizzando la tecnica di spacciarsi per appartenente ad una associazione di volontariato, minando così le difese delle vittime ed approfittando delle stesse. L'analisi dei precedenti di polizia dell'uomo, già più volte in passato condannato per i suddetti reati, evidenziavano come lo stesso si spostasse pressoché in tutte le province della Toscana, e finanche nella provincia di La Spezia.
La successiva perquisizione all'interno dell'autovettura - tra l'altro acquistata appena cinque giorni prima dell'arresto probabilmente proprio grazie l denaro provento delle proprie azioni criminose, consentiva di rinvenire un tesserino plastificato recante l'indicazione della associazione "AMCI ONLUS" ed una foto dell'autore del reato, nonché un blocchetto di ricevute per offerte, sempre in favore dell'AMCI ONLUS di Lucca, risultata comunque totalmente estranea ai fatti, ed anzi vittima anch'essa del 40 enne arrestato.
Interpellato in merito, il responsabile di detta associazione ha infatti riferito che l'uomo era stato espulso circa 10 anni fa dall'associazione perché impossessatosi indebitamente del denaro raccolto, e che già in almeno due occasioni lo stesso era stato già arrestato in provincia di Lucca ed a Fucecchio per analoghi reati, motivo per cui l'associazione era stata citata in tribunale, risultando vittima dell'uomo, in quanto assolutamente estranea anche in quelle occasioni.
Le indagini del Commissariato hanno appurato che l'uomo si è recato nelle abitazioni di numerosi anziani residenti, oltre che a Carrara, anche a Lucca, Sarzana, Ortonovo, Pietrasanta e Lammari, ma si sospetta che lo stesso sia stato anche in altri centri della zona.
Gli inquirenti invitano pertanto tutti coloro che dopo essere venuti a contatto con persone che si sono qualificate come appartenenti alla suddetta associazione abbiano subito furti o truffe a rivolgersi al Commissariato di Carrara, contattando il numero 0585-76351.
L'operazione è stata portata a termine dal personale del Commissariato proprio in un contesto di particolare sensibilità da parte della Polizia di Stato nei confronti dei reati commessi in danno delle persone anziane. Proprio recentemente, infatti, il Questore della Provincia di Massa Carrara ha presentato il "Progetto Sicurezza Anziani", nel cui ambito il personale della Polizia di Stato si è particolarmente impegnato negli ultimi tempi nella vigilanza dei luoghi frequentati dagli anziani ed in cui gli stessi possono più facilmente essere vittima di azioni criminose (es. uffici postali, banche, mercato cittadino), nonché illustrando anche attraverso un opuscolo informativo le diverse modalità con cui vengono perpetrate le truffe ed altri reati in danno delle persone di terza età. Proprio grazie a questa attività informativa l'utenza è stata sensibilizzata ad avvicinarsi all'istituzione Polizia ed a rivolgersi alla stessa segnalando la commissione di queste tipologie di reato particolarmente odiose in quanto rivolte ai danni dei soggetti più deboli.