Giovane nei guai
Nella serata di alcuni giorni fa, su segnalazione della Sala Operativa di questo Commissariato, la locale squadra volante interveniva in Piazza Sacco e Vanzetti, a Carrara, presso gli uffici del Centro Unico di Prenotazione (C:U.P.) dell'A.S.L. n° 1, in quanto una guardia giurata, che durante il giro di controllo vi transitava di fronte con l'autovettura di servizio, aveva notato la porta a vetri che da accesso ai predetti uffici leggermente aperta. Scesa dall'autovettura, la guardia giurata penetrava cautamente all'interno, dove sorprendeva un uomo, dell'età apparente di circa 35 anni, intento a scassinare con un cacciavite una macchina distributrice di bevande ed alimenti e ad asportare le monete contenute nella gettoniera della stessa. Il metronotte riusciva in un primo momento a bloccare il ladro, trattenendolo per la giacca e conducendolo fuori dai locali per portarlo fino alla vicina portineria presidiata dell'ospedale di Carrara, ubicata dall'altro lato della piazza, in modo da ricevere ausilio dal personale ivi operante e contattare le Forze dell'Ordine, cui consegnare il malvivente. Mentre lo conduceva verso la portineria, facendogli attraversare Piazza Sacco e Vanzetti, la guardia giurata, vista la strenua resistenza posta in essere dal ladro, che cercava di divincolarsi e fuggire, richiedeva ausilio ad un infermiere dell'ospedale che si trovava occasionalmente a passare di lì con la propria autovettura. L'infermiere scendeva quindi dall'auto in aiuto del metronotte e contattava prontamente le Forze dell'Ordine con il proprio telefono cellulare. Nel frangente, tuttavia, il ladro, approfittando di una momentanea distrazione della guardia giurata che, per interloquire con l'infermiere, aveva leggermente allentato la presa, si divincolava con forza ingaggiando una colluttazione col metronotte, nel volgere della quale entrambi cadevano a terra. Il malvivente quindi si rialzava e si dava alla fuga a piedi, in direzione del centro cittadino di Carrara, riuscendo a far perdere le proprie tracce.
Giunti sul posto, gli operatori di polizia rinvenivano, all'interno dei locali ove era avvenuto il furto, il cacciavite utilizzato dall'autore del reato nonché, sia all'interno che all'esterno dei locali, diverse monete verosimilmente cadute dalle tasche del malvivente e costituenti parte del provento di furto, monete che venivano successivamente sequestrate a fini di prova. Per identificare l'autore del furto, stante l'assenza di telecamere di sorveglianza, nonché di frammenti di impronte digitali utili per un'eventuale comparazione dattiloscopia - come accertato dalla Polizia Scientifica del Commissariato -, la Squadra Anticrimine del Commissariato ha fatto ricorso ai metodi d'indagine "tradizionali". Difatti, sulla base della precisa descrizione fornita dalla guardia giurata, i verbalizzanti sospettavano che l'autore dell'azione delittuosa potesse essere un soggetto noto all'Ufficio, pluripregiudicato per azioni furtive commesse con modalità analoghe a quella in esame, pertanto allestivano un album fotografico che veniva sottoposto sia alla guardia giurata che all'infermiere. La guardia giurata riconosceva senza ombra di dubbio il soggetto sospettato dalla Squadra Anticrimine e la cui immagine era inserita tra quelle presenti nell'album fotografico. Analogamente, anche l'infermiere effettuava il riconoscimento ravvisando fortissime somiglianza tra la stessa persona riconosciuta dalla guardia giurata e quella che aveva commesso l'azione delittuosa.
Per i fatti sopra descritti, l'uomo, già pluripregiudicato, veniva deferito in stato di libertà per il reato di rapina impropria presso la Procura della Repubblica di Massa Carrara per le determinazioni del caso.-