Lanciava oggetti
Nei giorni scorsi gli operatori della volante del Commissariato di Carrara, su segnalazione della locale Sala Operativa, sono intervenuti in orario notturno in zona Marina di Carrara, dove due giovani, una ragazza di 26 anni ed un uomo di 34 anni, avevano subito il danneggiamento dell'autovettura, condotta dalla ragazza e di proprietà del padre della stessa. Dal racconto dei due è emerso che mentre gli stessi transitavano lungo la strada a bordo dell'autovettura, notavano, sul lato sinistro della carreggiata, un individuo appiedato che, barcollando, si avvicinava all'auto, costringendo la ragazza a rallentare la marcia fin quasi a fermarsi, al che improvvisamente scagliava un oggetto contro il parabrezza del veicolo, lato passeggero, provocandone la spaccatura. In considerazione di ciò, i giovani scendevano dall'auto per chiedere spiegazioni all'aggressore, che però fuggiva cercando di dileguarsi. Mentre la ragazza cercava di contattare le forze dell'ordine tramite il proprio telefono cellulare, la stessa veniva notata da due guardie giurate che, rese edotte dell'accaduto, si mettevano sulle tracce dell'individuo, seguendo le indicazioni fornite dalla ragazza circa la via di fuga. Poco dopo, le guardie giurate facevano ritorno con lo straniero, che avevano rintracciato e bloccato, e che i ragazzi riconoscevano essere la persona che poco prima aveva danneggiato il veicolo. Contemporaneamente giungeva la volante del Commissariato, immediatamente accorsa sul posto, che notava lo straniero riverso a terra e controllato a vista dalle guardie giurate. Lo stesso, una volta rialzatosi, si mostrava in evidente stato di agitazione psicomotoria e malfermo sugli arti inferiori poiché, una volta raggiunto dalle guardie giurate, era stato dalle stesse invitato a tornare indietro e, nel far ciò era inciampato, probabilmente in considerazione del suo alterato stato psicofisico.
Preso in carico dalla pattuglia della volante, lo straniero veniva condotto dapprima presso il locale nosocomio affinché gli venissero prestate le cure del caso, dipoi, una volta dimesso, presso gli uffici del locale Commissariato, per essere sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici.
Giunto in Commissariato, lo straniero in un primo momento si mostrava calmo, poi improvvisamente si agitava cercando di porre in essere gesti autolesionisti. Il soggetto veniva riportato, con fatica, ad uno stato di calma (almeno apparente) da parte degli operatori, che contattavano poi personale della guardia medica; tale personale si portava sul posto e dopo aver visitato il soggetto prendeva contatti con operatori del reparto psichiatrico dell'Ospedale di Massa, quindi, di comune accordo, si decideva di trasferire lo straniero presso detto ultimo reparto, per effettuare ogni valutazione ulteriore ed eventuale terapia in ambiente adeguato. Nelle prime ore del mattino il soggetto veniva trasportato, tramite 118, presso il reparto di psichiatria dell'Ospedale di Massa, dal quale sarebbe stato dimesso nelle ore successive. Risultato, all'esito dei rilievi fotodattiloscopici, gravato da numerosi precedenti di polizia, con diversi alias e privo di un valido documento per il soggiorno sul territorio nazionale, lo straniero veniva indagato in stato di libertà per la violazione della normativa sull'immigrazione, oltre che per il reato di danneggiamento. -