Questura di Massa Carrara

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Prevenzione dei reati

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Questura in campo contro il crimine

Nel corso della mattina del 27 Luglio u.s. personale della Questura di Massa Carrara e del Reparto Prevenzione Crimine della Toscana proveniente da Firenze ha effettuato coordinati servizi di controllo del territorio tesi a prevenire e/o reprimere i furti in appartamento, fenomeno che ogni anno, in questa stagione, fa registrare un significativo incremento statistico dovuto al fatto che le persone, trascorrendo meno ore nella propria abitazione, si espongono ad un rischio maggiore.

Nel corso di tale attività di Polizia, in via Lungobrugiano di Ponente, l'equipaggio di una Volante ed una del Nucleo Prevenzione Crimine procedevano al controllo una vettura Ford Focus con a bordo alcune persone sospette, mentre una Fiat Brava, sulla quale era stato notato salire in tutta velocità, veniva fermata in questo Lungomare di levante, da un'autopattuglia in abiti civili della Squadra Mobile.

Tutti gli occupanti dei due veicoli (10 persone tra le quali 2 minorenni) venivano accompagnati presso quest'Ufficio per un accertamento approfondito sulla loro identità e sui motivi per i quali si stessero aggirando con fare sospetto nelle suddette località.

Terminata l'attività di identificazione e riscontro delle generalità, gli operatori procedevano alla verifica circa la regolarità e la genuinità dei documenti abbinati ai veicoli e su quella dei rispettivi conducenti da cui emergeva quanto segue:

A) Alla guida della Ford Focus, intestata a persona residente a Napoli, veniva identificato cittadino della Bosnia Herzegovina .

Sul veicolo risultava apposto un contrassegno con annesso certificato di assicurazione il cui numero si presumeva falso in quanto dall'accertamento eseguito presso la soc. A.N.I.A. (Ass. Nazionale Imprese Assicurazione) era risultato che per quel veicolo non era stata stipulata alcun tipo di polizza assicurativa e che presso gli stessi elenchi ANIA e ISPAV non esistevano Compagnie Assicurative denominate "YARA".

Il veicolo, veniva posto sotto sequestro amministrativo per mancanza di copertura assicurativa.

A1) per quanto concerne il conducente del mezzo in questione, un 19enne nato inBosnia Erzegovina, ma domiciliato a Roma, gli accertamenti effettuati attraverso la consultazione dell'archivio informatico della MCTC evidenziavano che il medesimo non risultava aver mai conseguito nel T.N. alcun titolo autorizzativo per la conduzione di autoveicoli.

Per tutto quanto sopra appurato, il giovane veniva reso edotto che sarebbe stato deferito all' A.G. per guida senza patente e per uso di atto falso.

B) Alla guida dell'autovettura Fiat Brava, intestata a persona residente a Napoli, veniva identificato un Serbo.

Sebbene sul mezzo fosse esposto il contrassegno con annesso certificato di assicurazione apparentemente rilasciato dalla soc. di Assicurazione "YARA", l'accertamento allo schedario dell' A.N.I.A. escludeva che per tale vettura fosse stata stipulata alcuna polizza per la RCA verso terzi.

Atteso quanto sopra, il personale operante, riscontrando anche in questi documenti le stesse anomalie già evidenziate durante il controllo del certificato e contrassegno assicurativo di cui si è fatto cenno poc'anzi nel quadro A), poneva sotto sequestro probatorio ex art. 354 Cpp la documentazione abbinata all'autovettura, veniva inviata al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Firenze - Ufficio Falso Documentale per gli accertamenti tecnici di competenza.

Il veicolo veniva posto sotto sequestro amministrativo.

B1) per quanto concerne il conducente del mezzo in questione un 27enne nato a Rimini e residente a Napoli, il personale operante, a seguito del controllo sulla patente di guida apparentemente rilasciata dalle Autorità Serbe, decideva di procedere al suo sequestro ai fini probatori dopo aver riscontrato che i numeri posti sul retro del documento non riflettevano la luce (caratteristica dell'originale) ed alcuni disegni parrebbero non corrispondere a quelli che dovrebbero essere raffigurati sull'originale.

Anche costui veniva reso edotto che per l'ipotesi di reato p.e.p. dall' art. 489 del Cp (uso di atto falso) sarebbe stato deferito all' A.G.

Tutta la documentazione sopra indicata e sequestrata per sospetta falsità,veniva inviata al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica - Ufficio Falso Documentale per le verifiche di rito onde ufficializzare la loro falsità o meno.

Al termine della suddetta attività i 10 venivano accompagnati sino alla stazione ferroviaria ove poco dopo salivano su un treno diretto nel sud Italia.


30/07/2011

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