Arrestati gli sfruttatori delle "Baby Prostitute"
Maxi blitz alle prime luci dell'alba condotto dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato della Questura di Massa che ha portato al fermo di 9 persone di nazionalità rumena tra cui un nord africano già arrestato nell'ambito di una precedente inchiesta sempre in materia di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione . A far scattare le manette per le nove persone l'inchiesta con il nome in codice "DRAGOS" che ha fatto luce sul sodalizio criminale composto quasi esclusivamente da stranieri e dove si è registrata la collaborazione anche di soggetti italiani.
Il gruppo con la regia anche di una donna, molto attiva nel controllo delle prostitute in strada, reclutava ragazze in Romania attirandole, in Italia, con il miraggio di una vita migliore di quelle che si vivono nell'est europeo. Una volte giunte in Italia scoprono il triste e magro destino che l'attende: la strada, costrette, in molti casi, a prostituirsi anche in situazioni di enorme difficoltà per una donna. Alcune decidono di farlo volontariamente perché legate affettivamente con gli sfruttatori altre perché non vedono una via d'uscita dalla propria desolante situazione.
Iniziano le indagini della Polizia e la Squadra Mobile riesce a aprire l'esistenza del traffico di esseri umani da avviare alla prostituzione che produce un redditizio giro di denaro proprio nei mesi estivi. Si scopre anche l'esistenza di un piccolo gruppo di minorenni, dai 14 ai 17 anni che si prostituiscono, gestito sempre dal gruppo di criminali senza scrupoli.L'inchiesta prende una direzione diversa e si divide alcune ragazze tra cui alcune minorenni vengono sfruttate da 2 soggetti rumeni che vengono arrestati e nella rete finiscono anche un nordafricano, un sacerdote che finisce ai domiciliari su provvedimento della D.D.A. di Genova ed un altro soggetto denunciato a piede libero. L'inchiesta prosegue e si scopre il resto:vengono monitorati una serie di persone e si scopre il traffico periodico delle ragazze tra la Romania e L'Italia. La Procura della Repubblica dispone tutti gli accertamenti e dopo mesi d'indagine scattano i fermi quando parte del gruppo, sentendo il fiato sul collo della Squadra Mobile, si stava preparando la fuga.
I reati contestati sono quelli dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione,le minacce,prostituzione minorile, il tutto in un contesto associativo .