Arrestate due persone per tentato omicidio in concorso
Nei giorni scorsi, personale della squadra mobile apuana, sulla base di attivita' investigative svolte nella mattinata precedente e relative al ferimento di due cittadini extracomunitari identificati per m. m., regolarmente soggiornante in Italia, soggetto con diversi precedenti penali specifici e m. s. sedicente, cittadino non in regola con la normativa sul soggiorno, fermava c. m., , sul quale gravavano forti indizi di colpevolezza per il suddetto ferimento. Il predetto nel corso del colloquio con gli operatori ammetteva di essere stato in compagnia di tizio caio, in corso d'identificazione, nel decorso pomeriggio di domenica 29-05.2011 e di aver progettato insieme l' acquisto di una partita di droga, nella fattispecie tipo haschisch , dai due cittadini extracomunitari tunisini in atto meglio generalizzati.
Giunti sul posto venivano avvicinati dai soggetti stranieri che detenevano sostanza stupefacente all'interno del vano porta oggetti di un ciclomotore ed all'atto di presentare le banconote pattuite tizio caio estraeva una pistola semiautomatica, al momento non reperita, esplodendo alcuni colpi che attingevano i due extracomunitari in diverse parti del corpo. I soggetti sopracitati al compimento dell'azione criminale si davano a precipitosa fuga tentando d'investire uno dei due extracomunitari che nel frattempo tentava una via di fuga attraverso un campo erboso.
I due italiani cercavano successivamente riparo nelle zone vicine al fatto accaduto per effettuare il cambio di una gomma forata nella repentina manovra d'investimento di uno dei due tunisini urtando poi rovinosamente contro uno dei muri di contenimento della strada.
Successivamente, dalle dichiarazioni del C.M, soggetto che materialmente era alla guida dell'autovettura presa alla ditta dove lavorava , i due si disfacevano dell'arma gettandola in una scarpata adiacente il fiume frigido.
Particolari condizioni di assenza di luce non consentivano di recuperare l'arma utilizzata per l'agguato. al termine degli atti C.M. veniva tratto in stato di arresto ed associato presso la locale casa circondariale posti a disposizione dell'a.g. procedente.