La Banda della Polizia di Stato onora la festa
La storia di mezzo secolo, l'attività di oggi, i riconoscimenti per l'impegno
quotidiano, il concerto della banda della polizia di stato schierata al gran completo, ma con il pensiero rivolto a chi ha perso a vita
nell'adempimento del dovere. Doveva essere, ed è stata, una serata speciale quella che agli Animosi ha visto ripercorrere i primi 50 anni
dall'ingresso delle donne in polizia.
Una manifestazione unica, intitolata "C'è più sicurezza insieme", celebrata a Carrara perché fortemente voluta dai nuovi
vertici provinciali del corpo, il questore Girolamo Lanzellotto e il suo vicario Luisa Cavallo, proprio perché Carrara è stata la
città delle donne del 7 luglio.
Una serata velata di tristezza per la morte in servizio, avvenuta nella notte precedente, del sovrintendente della stradale di La Spezia Maria
Teresa Marcocci, una delle 15.000 donne che oggi vestono la divisa.
Conduttrice della serata, patrocinata dal Comune, in collaborazione con Fondazione CR Carrara e Camera di Commercio, la giornalista di Sky Letizia
Leviti, con il questore Lanzellotto a fare gli onori di casa davanti ad un parterre pieno di autorità politiche, civili e militari: "avremmo
voluto una serata di festa e invece dobbiamo aggiungere un'altra donna caduta in servizio" ha detto Lanzelotto facendo riferimento alla Marcocci,
alla cui memoria è stata dedicata la manifestazione, e accennando poi al ruolo femminile nella polizia, il tema della serata.
La storia dei primi 50 anni è stata ripercorsa da Maurizio Munda accompagnato al pianoforte dalla orchestrale Monica Scaffidi: dalla
buoncostume nella Trieste del dopo guerra, alla nascita del corpo femminile nel 1960 per arrivare ai giorni nostri, passando dall'impegno nelle
calamità naturali e dalla riforma del 1981, per vedere che oggi le donne in polizia hanno le stesse opportunità di carriera dei
colleghi uomini e sono entrate, anche con incarichi di rilievo, in tutte le specialità. Momento toccante quando il trombettiere ha suonato
il silenzio d'ordinanza seguito alla lettura dei nomi delle 9 poliziotte cadute in servizio in questi 50 anni fatta dal comandante della stradale
Marina Listante. A seguire la premiazione di tre donne in rappresentanza di tutte le donne, tre storie diverse ma tutte accomunate dagli stessi
ideali di servizio verso gli altri. L'ex direttore delle scuole di polizia Annunziata Morra, il comandante navale del Cnes di La Spezia Cristina
Posati e l
'assistente capo della Digos di Massa Giorgia Schirripa, hanno ricevuto il cappello tronconico in foglia di marmo, opera dello scultore Daniele
Massari e donato da Cave Michelangelo.
"All'inizio è stata dura, ma si sono fatte largo, perché questa amministrazione guarda con fiducia alle donne" ha detto la dirigente
Maria Luisa Pellizzari, giunta da Roma in rappresentanza del capo della polizia Antonio Manganelli.
Quindi la parola, o meglio la bacchetta, è passata al maestro della banda Roberto Granata per oltre un'ora di concerto con l'esecuzione di
brani di repertorio, una compilation di arrangiamenti dalle colonne sonore di Ennio Morricone, la preghiera del poliziotto cantata dal soprano e
sostituto commissario Daniela Scavolini di Pesaro, concluso con l'immancabile inno nazionale cantato dal tenore carrarese Massimo Lucchetti.