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Arrestate nomadi del lavello

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Nomadi nei guai per furto

Una donna di etnia rom, residente al campo nomadi del "Lavello" è stata arrestata dagli agenti della Squadra Anticrimine.

A.M., 34 anni, di nazionalità bosniaca, è stata individuata quale autrice di diversi furti in danno di persone anziane commessi nel territorio di Carrara e nella città di Genova.

La donna aveva commesso almeno due furti davanti all'Ufficio Postale di Avenza, in danno di persone anziane. Il modus operandi era sempre lo stesso: A.M. avvicinava i pensionati e, dopo averli distratti con richieste di elemosina, li borseggiava con destrezza.

Ai malcapitati anziani, che si accorgevano poco dopo della mancanza dei loro portafogli, non rimaneva che denunciare il furto.

Le indagini degli operatori del Commissariato consentivano di individuare in A.M. l' autrice dei borseggi in danno dei pensionati.

Nel frattempo la Procura di Genova inviava un ordine di carcerazione a carico di A.M.; la nomade infatti deve scontare una pena di 8 mesi di reclusione a seguito di una condanna per un furto commesso nel capoluogo ligure ed avente lo stesso modus operandi di quelli commessi nel nostro territorio.

A.M. veniva rintracciata nel campo nomadi di Contrada Lavello e condotta al carcere di Pisa per l' espiazione della pena detentiva.

La stessa, a seguito dell' informativa inviata alla Procura di Massa dal Commissariato, sarà processata anche per i due furti commessi a Carrara.

Un' altra donna di etnia rom, residente al campo nomadi del "Lavello" è stata denunciata per "furto con destrezza" dagli agenti della Squadra Anticrimine.

In questo caso la nomade, H.K., di 43 anni, è stata individuata quale autrice di un furto di circa 2000 euro in danno di un negozio di via Toniolo ad Avenza.

La donna, in compagnia di un' altra nomade H.N. di 30 anni, anch' essa identificata nel corso delle indagini, era entrata nel negozio con la scusa di acquistare alcuni generi alimentari; recatasi alla cassa, con uno stratagemma, era riuscita a distrarre il proprietario del negozio asportando con destrezza la somma di circa 2000 euro. Prima che il proprietario potesse accorgersi del furto, le due nomadi si erano dileguate.

Al malcapitato non rimaneva altro che chiamare il 113 che inviava sul posto un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato; la sua denuncia faceva scattare le indagini e, a seguito della descrizione delle due nomadi, gli operatori della Squadra Anticrimine individuavano le presunte autrici del furto.

Le due venivano poi riconosciute dal negoziante e da altri testimoni quali autrici della suddetta azione delittuosa.

H.K. e la complice venivano denunciate alla Procura per il reato di "furto con destrezza in concorso".


04/11/2010

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