Polizia Anticrimine di Carrara arresta spacciatore
Gli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato hanno arrestato un pluripregiudicato per "detenzione di stupefacenti a fine di spaccio" a Marina di Carrara.
C.D., queste le iniziali dell' arrestato, 36 anni, massese, pregiudicato, sottoposto alla misura dell' "affidamento in prova ai servizi sociali" è stato sorpreso nella flagranza del reato di detenzione di "cocaina" a fini di spaccio.
Nei giorni scorsi gli agenti dell' Anticrimine, in abiti civili, a bordo di un' autovettura "civetta", stavano pattugliando le vie di Marina di Carrara nell'ambito dei servizi di contrasto alla criminalità "da strada", volti a reprimere in particolare il fenomeno dei furti e dello spaccio di stupefacenti, recentemente intensificati anche a seguito delle molteplici segnalazioni provenienti dai cittadini residenti nella zona.
Gli operatori di polizia, transitando in via Zamenhof, notavano la presenza di un uomo fermo su uno scooter al margine della pubblica via; il soggetto era parcheggiato in posizione defilata nelle vicinanze del muro di cinta di un condominio della ridetta via.
Gli operatori riconoscevano il soggetto gravato da numerosi precedenti penali per "spaccio di droga" e reati contro il patrimonio e decidevano di tenerlo d' occhio per coglierne le eventuali condotte illecite.
In tali frangenti i poliziotti notavano che l' uomo era chino ed intento a confezionare dei piccoli involucri che teneva in entrambe le mani.
Per tale motivo intervenivano prontamente, arrivando a piedi alle spalle di C.D, che, intento nella sua opera, non si accorgeva della presenza degli agenti, i quali quindi sfruttando il fattore sorpresa lo bloccavano afferrandogli i polsi.
Nelle mani di C.D. venivano rinvenute cinque dosi di "cocaina" racchiuse in involucri di cellophane già preparati, più un' altra in corso di confezionamento; gli agenti inoltre nelle sue disponibilità rinvenivano un bilancino di precisione, utilizzato per pesare le dosi, della sostanza da taglio( bicarbonato di sodio),con la quale si ottengono un maggior numero di dosi di cocaina. Venivano inoltre rinvenuti altri ritagli di cellophane utilizzati per confezionare involucri.
Dopo la perquisizione, C.D. veniva condotto in Commissariato dove gli operatori di polizia accertavano che era sottoposto alla misura alternativa al carcere dell' "affidamento in prova ai servizi sociali", beneficio che viene concesso dal Tribunale di Sorveglianza al detenuto che ha scontato in carcere buona parte di una condanna.
A C.D. il Tribunale di Sorveglianza di Genova aveva concesso tale beneficio che prevedeva l' adesione ad un programma terapeutico di disintossicazione dagli stupefacenti, l' inserimento nel mondo del lavoro e la permanenza domiciliare nella propria abitazione dalle 20 alle 06 di ogni giorno.
L' "affidamento in prova" a C.D. era stato concesso dopo avere scontato una pena detentiva in carcere a seguito di una condanna per "spaccio di stupefacenti", e sarebbe terminato nel 2012.
C.D. veniva tratto in arresto ed associato al carcere di Massa a disposizione del P.M. dott. Federico MANOTTI.
Un rapporto dell' accaduto è stato inviato anche al Tribunale di Sorveglianza di Genova che deciderà circa la revoca del beneficio accordatogli.