Un arresto e sette denunce.
Il Commissariato di Carrara ha segnalato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa 7 stranieri - 3 cittadini albanesi e 4 rumeni - mentre un quarto cittadino albanese coinvolto anch'egli negli eventi - è stato tratto in arresto in quanto trovato in possesso di un documento falso.
Gli stessi si sono resi protagonisti di una violenta rissa verificatasi intorno alle 4 della notte tra sabato e domenica in Piazza Menconi a Marina di Carrara, a quell'ora molto frequentata dai giovani di rientro dai locali notturni della riviera.
Pare che alla base della rissa ci sia stata una precedente discussione originata dalle avance rivolte da un rumeno ad una connazionale che era col gruppo degli albanesi all'interno di un in un locale da ballo di Avenza notoriamente frequentato da cittadini stranieri.
Il cittadino rumeno ha quindi, una volta lasciato il locale, raggiunto dei suoi parenti che si trovavano all'interno del Bar "Imperiale" di Piazza Menconi intenti a consumare, quando giungevano sul posto i 4 albanesi con cui aveva avuto la discussione nella sala da ballo : questi, in possesso di armi improprie quali una mazza da baseball e un piede di porco, nonché di un coltello, hanno aggredito i rumeni nella pertinenza esterna dell'esercizio pubblico, con la conseguente reazione di questi ultimi, motivo per cui è nata una furibonda rissa a seguito della quale rimanevano feriti tre cittadini rumeni, R.V.R. di 24 anni, che veniva trattenuto in ospedale con prognosi riservata, sebbene non in pericolo di vita, per ferite da taglio nella zona lombare ed in quella ascellare, H.V.R. di 25 anni, anch'egli ricoverato in osservazione avendo riportato un trauma cranico non commotivo e contusioni alla milza, e R.G.M. di 33 anni, fratello di R.V.R., con prognosi di 15 giorni anch'egli per trauma cranico non commotivo e ferite lacero contuse; anche un cittadino, B.E. di 25 anni, veniva sottoposto alle cure dei sanitari e, giudicato guaribile con prognosi di 15 giorni per trauma cranico non commotivo e ferite multiple al volto, veniva successivamente dimesso.
All'arrivo della Volante del Commissariato, la rissa era già terminata, ed i tre rumeni feriti erano stati portati in ospedale dalle ambulanze, mentre l'albanese vi si recava successivamente accompagnato dai suoi connazionali.
Sul posto erano giunte nel frattempo in ausilio anche una pattuglia dei Carabinieri ed una della Guardia di Finanza.
La contestuale presenza presso il Pronto Soccorso di feriti appartenenti ai due gruppi rivali creava non pochi problemi, in quanto vi era ancora una grande animosità tra le contrapposte fazioni : soltanto con l'ausilio della Volante della Questura di Massa e della citata pattuglia della Guardia di Finanza, il personale del Commissariato riusciva a mantenere la calma mentre venivano prestate le prime cure ai feriti.
L'attività investigativa effettuata nell'immediatezza dei fatti dalla Squadra Anticrimine del Commissariato consentiva non solo di ricostruire con quasi certezza l'esatta dinamica degli eventi e l'origine degli stessi, nonché ruoli e responsabilità dei corrissanti, ma anche di identificare, oltre ai feriti, altri tre cittadini albanesi coinvolti nella rissa, i quali, approfittando della grande confusione che ne era conseguita, si erano allontanati da Piazza Menconi a bordo di un'autovettura Volkswagen Polo di colore scuro, lasciando sul posto durante la fuga il piede di porco, che veniva di conseguenza sequestrato dal personale operante.
Oltre ai quattro stranieri feriti di cui sopra, venivano identificati anche un quarto rumeno, A.I.B. di 27 anni, ed altri tre cittadini albanesi, P.N. di 23 anni, Z.A. di 24 anni e B.E. di 23 anni, quest'ultimo fratello del ferito con le stesse iniziali.
Tutti venivano denunciati a piede libero per il reato di rissa aggravata e lesioni, in considerazione del fatto che quando il personale è giunto sul posto non sussisteva più lo stato di flagranza del reato, presupposto indispensabile per procedere all'arresto de responsabili.
A carico dei quattro albanesi veniva inoltre aggiunto nella segnalazione all'Autorità Giudiziaria anche il reato di porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere.
L'attività investigativa permetteva inoltre di accertare la commissione, da parte dell'albanese rimasto ferito, vale a dire B.E. di 25 anni, del reato di uso di documento falso valido per l'espatrio : all'atto dell'identificazione, infatti, lo stesso aveva esibito agli agenti una carta d'identità rumena, documento che gli consentiva di girare liberamente nei Paesi della Comunità Europea, ma che destava immediatamente sospetti circa la sua autenticità: messo alle strette, il giovane, tra l'altro molto somigliante al fratello, ammetteva di essere di nazionalità albanese, e pertanto veniva tratto in arresto.
Anche il fratello, B.E. di 23 anni, rintracciato nel pomeriggio di domenica alla guida della Volkswagen Polo allontanatasi dal luogo della rissa, veniva trovato in possesso di una patente di guida albanese risultata falsa, per cui gli veniva contestato anche questo reato, mentre l'autovettura veniva sequestrata in quanto sprovvista d copertura assicurativa.
L'arresto di B.E. è stato convalidato nell'udienza tenutasi stamattina presso il Tribunale di Massa, a seguito della quale è stato altresì condannato ad un anno di reclusione con sospensione della pena, e rimesso in libertà.
In definitiva, si può affermare che grazie all'attività effettuata nell'immediatezza dei fatti, ed a seguito di quella svolta subito dopo, sono stati identificati e denunciati tutti i partecipanti alla rissa, per i quali non si escludono futuri provvedimenti giudiziari di maggiore gravità.