Macedone trentottenne arrestato dalla polizia
La Polizia di Stato di Massa Carrara ha sottoposto a fermo un macedone di 38anni, clandestino e senza fissa dimora, per sequestro di persona ai danni due donne giovani donne, violenza sessuale, ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco.
I fatti che hanno portato al fermo avevano avuto inizio nelle prime ore del giorno 13 agosto, quando due prostitute hanno segnalato alla Polizia di Stato che una loro "collega", una rumena poco più che ventenne, era stata sequestrata da un uomo a bordo di un'autovettura, precisando che, nel corso di un brevissimo contatto telefonico avuto con la loro amica, prima che la conversazione si interrompesse, avevano udito la vittima piangere e invocare aiuto, mentre in sottofondo avevano potuto distinguere il rumore di una autovettura che stava procedendo a forte velocità.
La Squadra Mobile della Questura di Massa Carrara attivava immediatamente le indagini grazie alle quali si scopriva che la giovane aveva telefonato alle amiche dalla provincia di Brescia, dopodichè si erano perse tutte le tracce, nonostante le intense ricerche condotte dagli investigatori delle Squadre Mobili di Massa Carrara e di Brescia.
Nella serata del 13 agosto la ragazza riusciva tuttavia a sottrarsi al suo aguzzino e, con l'aiuto di un automobilista di passaggio, raggiungeva il Posto di Polizia dell'Aeroporto di Verona ove chiedeva aiuto.
Le ulteriori indagini condotte dalla Squadra Mobile di Massa, avvalendosi anche di altre indicazioni fornite dalla giovane donna sequestrata, la quale precisava che durante le fasi del sequestro era stata anche oggetto di violenza sessuale da parte del suo aguzzino, portavano ad indirizzare i sospetti sul cittadino macedone poi sottoposto a fermo, pluripregiudicato anche per reati specifici e gravitante nell'ambito della provincia di Brescia ove in passato aveva ricevuto.
La giovane donna sequestrata precisava inoltre che durante le fasi del sequestro aveva potuto notare, insieme al suo aguzzino, anche un altro uomo ed una giovane donna
Nel frattempo si era anche potuto accertare che il medesimo straniero, due giorni prima, aveva tentato di sequestrare nella provincia di Massa Carrara, un'altra prostituta rumena, quest'ultima minorenne, costringendola a salire a bordo di un'auto minacciandola con una pistola; anche in questa circostanza, tuttavia, la giovane, approfittando di una breve sosta, era riuscita a fuggire l'ungo l'Autostrada della CISA ed a chiedere aiuto ad una pattuglia della Polizia Stradale di Pontremoli.
La fuga dello straniero aveva termine a BOARIO TERME, in provincia di Brescia, dove agenti delle Squadre Mobili di Massa Carrara e di Brescia lo hanno bloccato nei primi giorni della scorsa settimana, sottoponendolo a fermo di polizia giudiziaria per i reati di sequestro di persona, violenza sessuale, ricettazione e porto abusivo di una Pistola Beretta calibro 22, con inserito un caricatore rifornito di 6 proiettili che il malvivente portava con sè, rubata a Desenzano del Garda (BS), località ove aveva soggiornato per un breve periodo.
In occasione del fermo lo straniero si trovava insieme ad un altro cittadino macedone, nei cui confronti sono in corso accertamenti per il concorso nei medesimi reati, ed una ragazza minorenne, risultata essere la figlia del cittadino macedone posto in stato di fermo, che in almeno una occasione aveva accompagnato il padre durante le sue imprese criminali.
Da segnalare anche la preziosa collaborazione con la Squadra Mobile di Lecce con la quale sono in corso accertamenti sull'autenticità di alcuni documenti di identità rinvenuti nella disponibilità dei malviventi.
Nei giorni scorsi il Tribunale di Brescia ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria operato e disposto la custodia cautelare in carcere del cittadino macedone, mentre la minorenne, la cui posizione è tuttora al vaglio, è stata segnalata in stato di libertà al Tribunale per i minorenni di Genova.