Nella serata del 26 luglio, personale della Squadra Volante interveniva in località Ronchi per un furto all’interno di un’abitazione. I ladri, oltre ad asportare diversi oggetti di valore, rubavano anche l’autovettura BMW, avendo trovato in casa la chiave.
Nel corso del sopralluogo venivano assunte preziose informazioni riguardanti gli autori del furto, che veniva diramate tramite la sala Operativa a quelle delle Questure limitrofe.
Nel frattempo, il vicino Commissariato P.S. di Forte dei Marmi interveniva per una segnalazione di tre soggetti indossanti mascherine e berretti scuri, che, a bordo di un’autovettura Skoda Octavia, si aggiravano con fare sospetto in quella via De Grada.
Intercettata l’auto in questione, i poliziotti si trovavano di fronte solo una persona alla quale venivano chieste spiegazioni in merito alla sua presenza in loco. Durante questa fase di identificazione gli Agenti della Polizia di Stato notavano, all’interno dell’abitacolo, uno zaino, dal quale spuntava una smerigliatrice ed una sacca dentro la quale si trovavano diversi preziosi, un orologio Cartier e la chiave chiaramente riconducibile ad un’autovettura di marca BMW, rinvenuta poco distante dal luogo del controllo.
La persona, un italiano di 27 anni della provincia di Torino, interrogato sulla provenienza degli oggetti, non era in grado di fornire alcuna giustificazione, aggiungendo che si stava limitando ad accompagnare dei soggetti di origine rumena ed albanese appena conosciuti in un bar di Massa, uno dei quali - come notato dai poliziotti - vista la scena si dava a precipitosa fuga.
Grazie allo scambio di informazioni tra le sale Operative della Questura di Massa Carrara e quella del Commissariato PS di Forte dei Marmi veniva appurato che l’autovettura rinvenuta era proprio quella rubata nell’abitazione di Massa.
L’auto veniva restituita al legittimo proprietario, insieme agli oggetti rinvenuti nella sacca e riconosciuti da quest’ultimo.
L’individuo dopo l’attività di rito veniva denunciato a piede libero per ricettazione, uso di atto falso (l’auto aveva la targa contraffatta) e possesso di arnesi atti allo scasso, mentre sono in corso le indagini per risalire all’identità dei complici.