A seguito di articolate indagini espletate dalla Polizia di Stato, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Massa-Carrara, Dott.ssa Marta Baldassironi, su richiesta della Procura della Repubblica, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Marco Mansi, ha emesso 2 misure cautelari, degli arresti domiciliari, a carico di due trafficanti di cocaina che per mesi avevano monopolizzato la vendita al dettaglio dello stupefacente nel quartiere di Bonascola.
L’indagine trae origine da singoli scambi al dettaglio che erano stati notati dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Carrara. Indagando su ogni singolo assuntore di stupefacente che veniva notato acquistare sempre dallo stesso pusher, un cittadino italiano originario di Carrara classe 1988, si ricostruiva la rete di spaccio del soggetto, procedendo contestualmente a sottoporlo a intercettazioni telefoniche.
L’attività di captazione telefonica consentiva di scoprire un traffico ben più ampio dello stupefacente, con frenetici scambi di piccole dosi di cocaina, prevalentemente circoscritte nell’area della frazione di Bonascola. Ma soprattutto, grazie alle intercettazioni telefoniche, emergeva che il pusher operava in stretta sinergia e sotto la direzione di un altro soggetto, anch’egli originario di Carrara, che si occupava sia di rifornirsi dello stupefacente sia della gestione delle vendite agli acquirenti di maggior rilievo.
Nel corso delle intercettazioni emergeva quindi il ruolo di gerente di uno dei due sodali e quello di corriere della droga per l’altro. Il sodalizio criminale veniva seguito in ogni vendita e spostamento per diversi mesi, sino a quando non viene captato uno scambio telefonico da cui sembrava altamente probabile che i due trafficanti fossero prossimi a ricevere una nuova partita di cocaina al loro domicilio.
Pertanto veniva predisposta una operazione di polizia coordinata fra diverse squadre del personale investigativo del Commissariato al fine di seguire gli indagati e non appena avuta la certezza che lo stupefacente fosse nella loro disponibilità veniva fatta irruzione nell’appartamento, procedendo ad una approfondita perquisizione domiciliare da cui si riusciva a scoprire la cocaina nascosta all’interno della camera da letto del corriere, anch’egli dimorante nella stessa abitazione del suo sodale. All’esito delle analisi risultava essere circa mezzo etto di cocaina, rinvenuta insieme a materiale per la suddivisione della droga in dosi ed al suo confezionamento per lo spaccio.
Grazie a tale operazione della Polizia di Stato veniva immediatamente arrestato in flagranza il corriere della droga, detentore dello stupefacente, e successivamente la Procura della Repubblica faceva richiesta di una ordinanza cautelare a carico di entrambi gli indagati, essendo ormai emersi elementi gravi e precisi della colpevolezza dei due soggetti nel traffico della cocaina.
Pertanto nel corso del pomeriggio di ieri veniva emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare degli arresti domiciliari, cui immediatamente venivano sottoposti a seguito di una sinergica operazione di polizia che vedeva impegnato sia personale della Squadra di Polizia Giudiziaria che operatori delle Squadre Volanti del Commissariato.
Per entrambi veniva contestualmente emesso l’avviso della conclusione delle indagini preliminari, contestandogli il traffico di sostanza stupefacente non di lieve entità, ex art. 73 comma 1 del D.P.R. 309/90, per le numerose cessioni di stupefacente che venivano riscontrate dalla squadra investigativa di P.G., fermando gli acquirenti e rinvenendo lo stupefacente appena ceduto dai due spacciatori, oltre che a seguito dell’ingente sequestro di cocaina, eseguito dagli operatori della Polizia di Stato, che era appena stata acquistata dalla coppia al fine poi di immetterla sul mercato della droga.