Nell'ultima settimana personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza ha disposto ed effettuato capillari servizi straordinari di controllo del territorio, preordinati ad incrementare, sull'intero territorio comunale, un'efficace azione di prevenzione e contrasto di fenomenologie delittuose attinenti al traffico di stupefacenti, garantendo la incisiva e reale percezione di sicurezza della collettività.
L'attività della Polizia di Stato si concentrava in particolare nella zona del centro storico di Carrara, con specifica attenzione ai luoghi pubblici sovente prescelti quale ambiente di incontro per il traffico di sostanze stupefacenti. In tale ottica di rafforzata prevenzione e incisivo contrasto alla delittuosità "di strada", nella decorsa serata, personale della dipendente Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza ha tratto in arresto un cittadino ventunenne per detenzione e coltivazione domestica di sostanza stupefacente di tipo "marijuana". Il giovane, visibilmente agitato nel corso del controllo effettuato dalla pattuglia per il rispetto delle misure di contenimento connesse all'emergenza epidemiologica, veniva sottoposto a perquisizione personale, al termine della quale veniva rinvenuto, all'interno dello zaino da lui portato in spalla, un barattolo in vetro contenente una piccola quantità di sostanza stupefacente, in specie marijuana.
Pertanto gli agenti procedevano anche alla perquisizione dell'appartamento del soggetto, ubicato nel centro storico di Carrara, rinvenendo nella sua camera da letto un intero strumentario atto alla coltivazione di piante di cannabis.
Nello specifico, veniva sottoposto al sequestro un armadio munito di impianto di ventilazione ed illuminato al neon avente all'interno n. 4 piante di cannabis, complessivamente fra i 60 centimetri e 1 metro di altezza e n. 1 vaso, per fattezze e aspetto identico agli altri 4, recante i residui di una ulteriore pianta di cannabis potata.
In un altro ambiente dell'appartamento, inoltre, veniva rinvenuto un armadio in legno utilizzato come "essiccatoio" delle infiorescenze di sostanza stupefacente avente al suo interno oltre 60 grammi di sostanza stupefacente, poi risultata positiva al reagente del c.d. "Narcotest", apparendo riconducibile al tipo "marijuana"
Nel prosieguo veniva, inoltre, sequestrato un bilancino elettronico di precisione, usualmente utilizzato per la suddivisione della sostanza stupefacente in singole dosi.