La Polizia di Stato nei giorni scorsi, al termine di una serratissima ed intensa indagine durata l’arco di poco più di una settimana, ha arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, tre soggetti, dei quali due minorenni, ed un ragazzo appena maggiorenne, italiani, che si sono resi responsabili del reato di tentato omicidio nei confronti di un altro ragazzo minorenne.
Teatro dell’assurdo crimine è stata la zona di Marina di Massa (MS), a ridosso della piazza centrale, solitamente affollata durante il periodo natalizio. Una richiesta di chiarimenti per futili motivi, avanzata da uno del gruppetto ad un altro ragazzo minorenne, con l’invito ad incontrarsi in quel luogo, è stato il pretesto per attirare il ragazzo in quella che si è rivelata una trappola, che solo per una serie di eventi fortunosi non si è conclusa nel peggiore dei modi. Tutta la scena del brutale pestaggio è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale, ubicato nei pressi, che gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Massa Carrara, hanno esaminato, fotogramma per fotogramma, ricostruendo l’intera e drammatica vicenda. Il gruppo di ragazzi, dopo un rapido scambio di parole, si è avventato con calci, pugni e schiaffi sulla vittima. Il pestaggio è durato diversi minuti e ad un certo punto uno del gruppo ha estratto dalla tasca, quello che risulterà essere, in seguito ai riscontri delle testimonianze del ragazzo ferito, un temperino. Con questo strumento viene causata, al ragazzo a terra, quasi esanime, una ferita alla gola. L’aggressione è continuata fino a che il gruppo, ritenendo di aver completato la spedizione punitiva, ha abbandonato il luogo, lasciando il ragazzo ferito, da solo, il quale ha avuto appena la forza di avvisare i genitori. I familiari lo hanno portano subito in ospedale, rendendosi conto che non si era trattato di una semplice lite fra ragazzi. Dopo il ricovero i sanitari dell’ospedale di Massa hanno immediatamente avvertito la Polizia. Da lì è partita l’indagine che ha portato nei confronti di due soggetti minorenni, ed uno appena maggiorenne, all’emissione di misure cautelari. Per uno di questi è stato disposta, dalla Magistratura dei Minorenni di Genova, la detenzione in carcere e per gli altri la misura degli arresti domiciliari.