Venerdì 9 novembre 2018 si è svolta a Marina di Massa l’inagurazione del Master di I° livello in “Psicologia Forense: l’intervento psicoeducativo nel percorso di tutela del minore” presso la Scuola Superiore di Scienze dell’Educazione “San Giovanni Bosco”.
Il Master intende fornire strumenti di conoscenza pratici e metodologici per intervenire in modo adeguato ed efficace nei contesti giudiziari che coinvolgono il minore, bambino o adolescente, vittima/testimone di reato e per affrontare il complesso percorso di tutela del minore, attraverso una prospettiva di rete, centrata sulla prevenzione e sulla riparazione del danno.
Esso consente di maturare conoscenze e competenze specialistiche inerenti la psicologia e le scienze giuridiche, che, in modo congiunto, consentano di intervenire in ambito giuridico e forense, sia civile che penale. Gli psicologi e assistenti sociali così come le forze dell’ordine e gli avvocati si trovano a gestire situazioni complesse di conflittualità familiare e/o ad accompagnare i minori vittime o autori di reati contro la persona nel percorso giuridico e forense e nel percorso di tutela.
Nell’occasione si è tenuta una tavola rotonda sul tema: “La tutela dell’infanzia: conquiste e sfide per i diversi profili professionali”, a cui ha preso parte il Questore di Massa Carrara, Giuseppe Ferrari, unitamente ai rappresentanti di diverse aree professionali, quali: il dr. Aldo Giubilaro - Procuratore Capo della Repubblica di Massa Carrara; la dr.ssa Alessandra Conforti - Sostituto Procuratore della Repubblica di Massa Carrara; la dr.ssa Ilaria Garosi – Psicologa dell’Ordine degli Psicologi della Toscana; la dr.ssa Paola Giusti, Assistente Sociale - Responsabile del Servizio Sociale del Comune di Massa; la dr.ssa Valentina Bresciani – Pedagogista, Responsabile della Comunità mamma bambino di Milano ed il dr. Luca Petrini – Avvocato dell’Ordine degli Avvocati di Massa Carrara.
Durante il suo intervento il Questore ha descritto il ruolo che la Polizia di Stato svolge a favore dei minori e dell’infanzia, ed a tutela delle fasce deboli, attraverso l’attività compiuta dal Dipartimento della P.S. e dalle Questure, anche con lo sviluppo di iniziative e progetti specifici quale “Blue Whale”; “Blue Box”; l’applicazione “Youpol”, una “Vita da social” e la campagna informativa “Questo non è amore”.