I controlli della Questura agli esercizi pubblici dove si svolge la c.d. movida, intensificati nel periodo estivo, hanno evidenziato diversi profili di irregolarità, riscontrati prevalentemente nei locali della riviera apuana, attualmente al vaglio della Polizia Amministrativa.
In tale contesto, nei giorni scorsi il Questore di Massa Carrara ha sospeso per 15 giorni la licenza comunale di somministrazione di alimenti e bevande ad un circolo privato, ubicato nella periferia sud di Massa, in cui negli ultimi mesi si sono verificati accadimenti ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica e idonei ad arrecare grave pregiudizio della sicurezza delle persone e dei cittadini abitanti nelle sue vicinanze come dagli stessi rappresentato con un esposto.
In particolare, oltre al disturbo alla quiete pubblica provocato dal volume eccessivamente alto della musica, dalle frequenti risse e liti, dallo stridio di gomme dei partecipanti agli eventi organizzati dal circolo, gli abitanti della zona hanno rappresentato di aver assistito all'esterno del locale a "violente risse a colpi di bottiglie...", a continue zuffe, all'investimento di una persona che riportava gravi lesioni personali, estranea al locale, ma che stava passando lì davanti.
Il fatto più grave si verificava nelle prime ore del 16.09.2018, quando 15/20 avventori del locale, per circa 10/15 minuti, davano vita ad una furibonda rissa, utilizzando anche coltelli ed oggetti destinati all'offesa (cacciaviti, pietre, bottiglie). La rissa, iniziata nel circolo e proseguita nelle immediate adiacenze allo stesso, provocava 5 feriti dalle armi da taglio, con prognosi di oltre 20 gg. di lesioni ciascuno. Per tale vicenda 8 persone sono state denunciate a vario titolo per più reati dall’Arma dei Carabinieri intervenuta sul posto.
L’istruttoria del procedimento sfociato nel provvedimento di sospensione emesso dal Questore si è svolta avvalendosi, in perfetta sinergia, delle risultanze dell’attività operativa dell’Arma dei Carabinieri
A notificare il provvedimento in questione, adottato ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, gli operatori della Polizia di Stato della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Massa Carrara.
Nella comparazione fra libertà di iniziativa economica ed esigenze obiettive di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, queste ultime, dunque, debbono comunque avere la precedenza, indipendentemente da ogni responsabilità dell'esercente, insussistente in questo caso, quando l'allarme sociale tende a farsi significativo.
La logica della sospensione, in quanto misura di prevenzione, in funzione cautelare, è quella di produrre un effetto dissuasivo sui soggetti indesiderati, i quali, da un lato, sono privati, per qualche tempo, di un luogo di abituale aggregazione, dall'altro, sono resi avvertiti della circostanza che la loro presenza in detto luogo è oggetto di attenzione da parte delle Autorità preposte.