Ad ulteriore attestazione dell’efficienza del capillare e continuativo servizio di pronto intervento garantito dal Commissariato di Carrara a presidio dell’ordinata convivenza civile, nei giorni scorsi sono stati assicurati alla giustizia tre soggetti già gravati da provvedimenti cautelari resisi responsabili di plurime violazioni alle prescrizioni loro imposte in sede di convalida di arresto.
In particolare il primo fatto attiene ad un noto cittadino del Regno del Marocco, A.I./33 enne, che nel corso dell’estate aveva manifestato comportamenti aggressivi all’interno di un bar del centro storico che avevano determinato l’intervento della Squadra Volante che lo aveva tratto in arresto e, successivamente, posto a seguito di convalida dell’arresto, alla misura degli arresti domiciliari dai quali lo stesso si era allontanato più volte senza alcuna autorizzazione.
L’Autorità Giudiziaria, tempestivamente informata, disponeva l’esecuzione della misura in carcere e, prontamente, quest’Ufficio vi ottemperava accompagnando il trasgressore al carcere di Massa.
Il secondo episodio riguarda M.M. un 34/enne, anch’egli del Regno del Marocco, che si era in precedenza reso responsabile del delitto di furto con strappo nei confronti di un cittadino di nazionalità cinese nei pressi della stazione ferroviaria di Carrara – Avenza, evento delittuoso in cui elementi descrittivi avevano formato oggetto di divulgazione alla stampa locale nei giorni scorsi.
Lo straniero, senza fissa dimora, in sede di convalida di arresto aveva ricevuto dal Giudice del Tribunale l’ordine di lasciare la Provincia di Massa Carrara e di non farvi rientro se non in possesso di autorizzazione della stessa A.G.
M.M. violava sistematicamente questa misura per ben tre volte di seguito recandosi, tra l’altro, presso lo scalo ferroviario di Avenza inducendo quest’Ufficio a richiedere un aggravamento della misura in corso che veniva disposta dal Giudice di Massa.
M.M. veniva dunque attivamente ricercato e sorpreso presso lo scalo ferroviario di Massa da dove veniva accompagnato al vicino carcere per l’espiazione della misura.
Infine, il terzo episodio riguarda un noto pregiudicato di 38 anni, M.V., destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna il quale si era reso responsabile della inequivoca violazione del provvedimento limitativo, evento rilevato nella contestualità consumativa da questo Ufficio Controllo del Territorio, cui scaturiva l’inasprimento della misura dando luogo alla detenzione in carcere.
Il provvedimento veniva eseguito con scrupolosa tempestività, all’esito di una breve attività di rintraccio e conseguente accompagnamento dell’indagato presso la Casa di Reclusione di Massa.-
Alla luce dei riscontri acquisiti pare opportuno evidenziare la costante attenzione dedicata al controllo del territorio e all’osservanza dei provvedimenti di esecuzione dei dispositivi cautelari applicati dall’Autorità Giudiziaria, anche adottando azioni repressive delle reiterate violazioni, si da garantire il rispetto delle regole, consentendo l’esercizio dei diritti alla pacifica convivenza sociale.