Questura di Massa Carrara

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Fitta attività di prevenzione e repressione di bivacchi notturni presso la piscina comunale: due arresti e quattro denunce.

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Nei giorni scorsi il Commissariato di Carrara, a fronte di segnalazioni inerenti indebite incursioni notturne all’interno della locale piscina comunale da parte di gruppi di ragazzi di giovane età, sfocianti in bivacchi improvvisati ed atti vandalici sugli arredi della struttura, ha intensificato i servizi di vigilanza e osservazione nell’area attenzionata, conseguendo brillanti risultati operativi in tempi molto rapidi.

Nello specifico, un primo episodio ha visto il locale Ufficio “Volanti” procedere all’arresto in flagranza di reato di due giovani, di 26 e 23 anni, provenienti dalla Provincia di Pisa. La pattuglia, a seguito di segnalazione di furto in atto generata dall’impianto d’allarme della struttura, si portava presso l’ingresso secondario di questa, ove constatava che il cancello d’ingresso era regolarmente chiuso. Al che gli operatori di Polizia scavalcavano la cancellata penetrando all’interno dello stabile; portatisi presso un’area adibita a bar/ristoro, notavano i due soggetti intenti a consumare cibo e bevande sotto un gazebo. Pertanto si qualificavano ed intimavano agli intrusi di fermarsi, sortendo l’effetto opposto: i due si dividevano dandosi a precipitosa fuga. Il 26enne veniva prontamente immobilizzato da un agente; la ragazza 23enne veniva, invece, intercettata pochi minuti dopo nel grossolano tentativo di nascondersi dietro un cespuglio ivi presente.

Dopo aver riunito e generalizzato i due giovani, gli operatori effettuavano un accurato sopralluogo, nell’ambito del quale si rilevava l’effrazione della finestra in legno del sopracitato bar/ristoro e l’asportazione di svariati alimenti e bevande, tutti sparsi a ridosso della piscina; in quest’area si rinvenivano, inoltre, capi d’abbigliamento unitamente a una borsa da donna, dei quali i due complici si erano presumibilmente liberati per concedersi un bagno notturno.

Un primo esame dei filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza della struttura mostrava nitidamente il momento dello scasso della finestra da parte del giovane e l’ingresso furtivo di entrambi nei locali del bar/ristoro; quivi, una volta ispezionati i luoghi per accertarsi di essere soli, si cimentavano nell’asportazione di bevande e generi alimentari oltreché del denaro contenuto all’interno del registratore di cassa (poi rinvenuto nella borsa della ragazza e vincolato a sequestro).

Alla luce dei riscontri acquisiti, gli indagati venivano tratti in arresto e sottoposti a temporanea custodia presso la locale cella di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida. Questa, celebrata il giorno seguente, ha avuto esito confermativo di corretta esecuzione restrittiva ed ha portato all’irrogazione di misure coercitive personali nei confronti di entrambi. Il rito abbreviato, celebratosi nei giorni scorsi, ha portato alla condanna alla pena di anni 1 di reclusione per il 26enne e a mesi 8 di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per la 23enne.

La medesima piscina comunale è stata teatro di un’ulteriore, indebita incursione notturna da parte di un gruppo di quattro ragazzi, tutti carraresi appena maggiorenni.

Questi, una volta introdottisi all’interno scavalcando la rete di recinzione che delimita l’impianto, si cimentavano in un bagno notturno, documentato da svariati scatti fotografici prontamente pubblicati sul noto social network “Instagram”. L’indomani mattina, lo scenario presentatosi agli occhi del gestore della struttura era il seguente: vi erano disseminate sul suolo tracce e resti del bivacco improvvisato e gli arredi, quali lettini, sdraio, tavoli e ombrelloni con relativi basamenti di cemento, giacevano all’interno della piscina; il loro spostamento aveva cagionato rilevanti danni anche alle piastrelle di rivestimento della vasca.

Le serrate indagini, portate avanti dall’Ufficio Controllo del Territorio e dalla Squadra di Polizia Giudiziaria di questo Commissariato, hanno permesso, a seguito dell’acquisizione dei fotogrammi estrapolati dai profili “Instagram” degli autori dell’intrusione, di identificarli compiutamente e di procedere a deferirli all’Autorità Giudiziaria per i delitti di invasione di edifici pubblici e di danneggiamento aggravato.

L’insieme delle attività repressive descritte testimonia l’impegno della Polizia di Stato ed, in particolare, del Commissariato di Carrara nel garantire l’ordinata convivenza civile per mezzo di mirati e articolati servizi finalizzati all’esclusiva tutela dei cittadini e del loro diritto a fruire liberamente e pacificamente dei servizi pubblici posti a loro disposizione.


21/07/2018

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