Nella giornata di ieri la Polizia di Stato di Mantova, Squadra Volante, veniva allertata in quanto era stato segnalato il furto di un telefono cellulare all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Poma. In particolare, un’infermiera aveva riferito che un giovane, soccorso a seguito di un malore, si era poi allontanato sottraendole lo smartphone lasciato momentaneamente incustodito su un mobiletto del nosocomio.
Il tempestivo intervento degli operatori della Questura permetteva di individuare nel centro cittadino di Mantova il soggetto sospettato del furto, il quale spontaneamente dichiarava di aver ceduto nell’immediatezza il cellulare ad uno spacciatore in cambio di una dose.
A questo punto, in stretta sinergia operativa, gli investigatori antidroga della Squadra Mobile con il supporto degli equipaggi delle Volanti, attivavano una perquisizione di iniziativa presso l’abitazione del presunto spacciatore, situata nel centro cittadino.
Nel corso dell’attività uno degli occupanti l’abitazione, nel tentativo di sottrarsi al controllo degli operatori, agitandosi con forza, causava ad un poliziotto delle volanti la lussazione della spalla. Il presunto aggressore, un tunisino quarantaduenne irregolare sul territorio nazionale con precedenti di polizia, veniva tratto in arresto in relazione al reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
La contestuale attività di perquisizione effettuata permetteva di riscontrare pienamente le ipotesi investigative: venivano infatti rinvenuti strumenti idonei al confezionamento e taglio della sostanza stupefacente, 13,5 grammi di hashish ed il telefono cellulare asportato in Ospedale che è stato immediatamente riconsegnato alla infermiera.
In relazione a quanto sopra, l’arrestato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Mantova in ordine alla condotta relativa all’arresto (resistenza a pubblico ufficiale) oltre che per i reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti e ricettazione.