comunicato stampa del 12 febbraio 2020
Questa notte, alle ore 03:15 circa, gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche venivano contattati dal personale preposto alla sicurezza di una discoteca di Civitanova Marche al fine di ricevere ausilio nel fronteggiare la condotta di un avventore ubriaco che arrecava disturbo alla clientela rifiutandosi di lasciare il locale.
Gli agenti, prontamente intervenuti, procedevano ad identificare l’uomo in evidente stato di alterazione alcolica e successivamente lo denunciavano per stato di manifesta ubriachezza ex art. 688 del codice penale.
Il ragazzo di anni 20, originario del Teramano, con un forte alito vinoso dimostrava disarmonia nei movimenti con un linguaggio sconnesso e scurrile.
L’intervento della Squadra Volante del Commissariato è riuscito a scongiurare le conseguenze pericolose del comportamento dell’uomo che stava degenerando attraverso provocazioni e insulti rivolte agli uomini della sicurezza del locale.
Nella circostanza, il personale della sicurezza della discoteca, chiedendo l’immediato intervento delle Forze dell’Ordine, assicurava il regolare e ordinato proseguimento della serata e nel contempo preveniva l’eventuale commissione di reati che lo stato di alterazione psicofisica del ragazzo ubriaco avrebbe potuto determinare.
Le direttive impartite dal Questore della Provincia di Macerata dott. Antonio Pignataro a tutti gli esercenti le attività della cd “Movida” notturna in materia di prevenzione e contrasto delle illegalità con particolare riferimento all’obbligo di immediata segnalazione in caso di presenza di persone pericolose o violente alle Forze di Polizia quali uniche preposte istituzionalmente a prevenire e neutralizzare condotte illecite poste in essere dagli avventori stanno trovando piena applicazione in tutti i locali aperti al pubblico.
Si concretizza in questo modo l’auspicata sinergia tra le Istituzioni e gli esercenti le attività di intrattenimento notturno finalizzata a che la libera iniziativa economica privata si eserciti sempre nell’irrinunziabile rispetto della legalità, in assenza di fenomeni come lo spaccio di stupefacenti, atti di violenza e ubriachezza.