comunicato stampa del 23 ottobre 2019
Tre arresti per spaccio di sostanze stupefacenti. Accertate migliaia di cessioni di droga.
Il Questore PIGNATARO chiude il bar, ritrovo degli spacciatori ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S.
Continuano in maniera serrata i controlli della Polizia di Stato all’interno del complesso residenziale Hotel House.
Nella giornata di ieri personale della Squadra Mobile ha arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre soggetti di nazionalità tunisina per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine particolarmente difficoltosa per il contesto ambientale che pervade tutta l’area interessata, peraltro oggetto di degrado, ha permesso di accertare un numero assai considerevole di cessioni di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina, circa 1050 cessioni accertate per circa un chilogrammo tra Eroina e Cocaina, perpetrate all’interno del noto complesso residenziale “Hotel House” ai danni di giovani tossicodipendenti italiani e stranieri provenienti da tutta la Provincia e anche dalle province limitrofe. Le cessioni effettive, in relazione all’indagine effettuata e gli approfondimenti svolti, potenzialmente potrebbero essere circa tremila e, quindi, con lo spaccio di diversi chili di cocaina ed eroina.
Nel corso delle indagini sono state eseguite varie perquisizioni, numerosi appostamenti nonché sono state ascoltate decine di persone. Gli arrestati, di nazionalità tunisina, erano già noti alle Forze di Polizia e sono stati tradotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. L’Indagine è stata coordinata dal Procuratore Capo Dott. Giovanni GIORGIO e dal Sost. Proc. Dott. Claudio RASTRELLI.
Perfetta la sinergia tra le Istituzioni, in particolare la Procura della Repubblica e la Polizia di Stato con il Questore Dott. Antonio PIGNATARO che, in ragione della gravità dei fatti ha disposto la sospensione ex art. 100 T.U.L.P.S. di un esercizio commerciale del tipo bar che insiste nel complesso immobiliare in quanto, dalle indagine, risultava essere punto di riferimento per gli spacciatori che avevano scelto come sede della loro attività anche l’esercizio commerciale in questione.