cominicato stampa del 29 maggio 2019
La filiera istituzionale della giustizia con il Procuratore Capo Giovanni GIORGIO e della sicurezza con la Polizia di Stato ha funzionato perfettamente. Oggi è stata disposta nuovamente la chiusura di uno dei due negozi già chiusi il 9 maggio scorso in forza di altrettanti provvedimenti emessi dal Questore della Provincia di Macerata Dr. Antonio PIGNATARO.
Il negozio è stato nuovamente chiuso nel pomeriggio odierno da personale della locale Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Macerata, della Guardia di Finanza e del Commissariato di P.S. di Civitanova Marche e dovrà rimanere chiuso per un periodo di giorni 30 come disposto dal Questore con apposito provvedimento che è stato notificato al proprietario.
La nuova chiusura, è stata disposta dal Questore anche alla luce delle risultanze di un’operazione antidroga effettuata dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Civitanova Marche alcune settimane fa, nel corso della quale il negozio era stato sottoposto a perquisizione locale con esito positivo.
A seguito dell’operazione, infatti, nel negozio era stato rinvenuto circa mezzo chilo di Marijuana nascosta all’interno di un frigorifero, oltre ad hashish rinvenuto in un’altra zona del locale.
Per quanto sopra si procedeva per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e la sostanza stupefacente è stata sottoposta a consulenza tecnica tossicologica disposta dal Sost. Proc. RICCIONI Enrico da cui è emerso che la percentuale di THC contenuta nella sostanza stupefacente risultava in assoluto idonea a produrre effetto drogante.
La sospensione della licenza commerciale interviene nel corso di una intensa e serrata attività di indagine seguita alla proliferazione dei cosiddetti negozi di cannabis legale.
La Polizia di Stato di Macerata, costantemente impegnata nella lotta al contrasto di sostanze stupefacenti, prosegue nella sua intensa attività di controllo e repressione della commercializzazione della cosiddetta “cannabis legale”, nell’ambito di una articolata attività di repressione e contrasto delle sostanze stupefacenti fortemente voluta dal Questore Antonio PIGNATARO a seguito del suo insediamento, in particolare a fronte del proliferare di negozi specializzati nella vendita di prodotti alimentari a base di cannabis e tra questi infiorescenze, resine ed oli estratti dalla stessa pianta commercializzati o, comunque, pubblicizzati quali sostanze lecite e di libero acquisto e quindi di fronte alle numerose richieste di aiuto avanzate alla persona del Questore dai genitori in apprensione per la salute ed il futuro dei loro figli.