comunicato stampa del 20 novembre 2018
La Polizia di Stato nella giornata di ieri ha tratto in arresto, dopo un’intensa attività investigativa, un albanese ricercato in ambito internazionale per reati in materia di droga.
Con l’arrivo del nuovo Dirigente della Squadra Mobile Dr.ssa M.R. ABBATE (foto) la Polizia di Macerata, ha predisposto e pianificato una serie di verifiche che mirano ad un controllo totale del territorio per individuare soggetti ricercati ovvero da espellere dal territorio nazionale in quanto resosi responsabili di gravi delitti tra cui quelli che riguardano le sostanze stupefacenti nei cui confronti gravano provvedimenti cautelari di arresto.
Da questo delicato e complesso lavoro investigativo che ha coinvolto, tra l’altro, anche l’ufficio Immigrazione della Questura, gli operatori della Squadra Mobile da una attenta analisi ed esame di una moltitudine di elementi raccolti, riuscivano a individuare la presenza di un extracomunitario ricercato nei cui confronti pendeva una richiesta di estradizione emessa dall’Autorità Giudiziaria Albanese.
Pertanto gli uomini della Mobile iniziavano, dall’esito delle risultanze investigative, dei servizi nei comuni di Corridonia, Tolentino e Macerata per individuare il ricercato che da tempo soggiornava nella provincia di Macerata, spesso cambiando residenza al fine di evitare l’eventuale rintraccio e, quindi, l’arresto.
Dopo alcuni giorni, con una meticolosa e faticosa attività di pedinamenti e appostamenti particolarmente difficili per i luoghi isolati e per la caratteristica delle aree dove venivano effettuati, gli operatori di Polizia riuscivano intorno alle ore 05.00 ad individuare la residenza di R.R., classe 1965, e a procedere finalmente al suo arresto al fine di estradarlo.
L’uomo, era ricercato in ambito internazionale perché in Albania si era reso responsabile di gravi delitti tra cui reati in materia di stupefacenti, in particolare della coltivazione di cannabis, reati previsti e puniti duramente dal codice penale albanese per i quali è prevista la pena di 15 anni di reclusione.
L’ennesima cattura anche di questo ricercato ha permesso a questa provincia di incrementare e rinsaldare una percezione di sicurezza maggiore per un territorio dove la Sicurezza e la Liberta rappresentano beni fondamentali che mirano a stimolare e promuovere l’operosità di gente che quotidianamente con le forze di Polizia combattono una lotta per fare prevalere la legalità come sinonimo di evoluzione culturale sociale ed economica.