Macerata - comunicato stampa del 27 marzo 2018
Continuano senza sosta i servizi della Polizia di Stato finalizzati a debellare i fenomeni legati allo spaccio di droga nella provincia di Macerata.
Questa mattina, nel contesto di altri specifici servizi, personale della Squadra Mobile ha chiuso la rete attorno ad un pericoloso spacciatore di origini albanesi, 31 anni, residente in città, il quale era tenuto sotto controllo da tempo da parte degli uomini della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Dr. Alessandro ALBINI. I servizi effettuati, avevano consentito infatti di verificare che il soggetto fosse da tempo dedito allo spaccio di cocaina a molti tossicodipendenti residenti nella zona, alcuni dei quali conosciuti dalla Polizia di Stato.
Dalla ricostruzione del modus operandi, gli investigatori avevano scoperto che l’uomo utilizzava un sistema oramai collaudato. Lo stesso infatti, utilizzando una utenza telefonica fittizia, dall’interno della sua abitazione manteneva i contatti con i clienti dopodichè , attraverso le scale interne del palazzo in cui abita ubicato a Macerata in zona Convitto, raggiungeva i suoi “clienti” nella zona retrostante dei garage collegata da una piccola porta in legno, dove in modo rapidissimo in modo da non destare sospetti, si realizzavano le molteplici cessioni di stupefacente.
Nella mattinata di oggi, avendo la Polizia acquisito sufficenti elementi di prova per stroncare l’attività di spaccio, dopo aver rintracciato l’uomo fuori dalla propria abitazione, procedevano alla sua perquisizione e successivamente a quella della sua abitazione dove abita insieme alla moglie. Nel corso delle operazioni, ben nascosti all’interno dell’appartamento, venivano rinvenuti due contenitori in plastica di colore giallo (tipo sorpresa ovetti Kinder), all’interno dei quali vi erano contenute complessivamente 17 “palline” di cocaina per un peso totale di oltre 20 grammi pronte ad essere spacciate. Inoltre, nascosta in più parti dell’armadio della camera da letto, è stata rinvenuta la somma di oltre 1000 euro sicuramente provento dell’attività di spaccio posta in essere dall’uomo e della sostanza da taglio.
L’uomo, al quale veniva chiesto piu’ volte se l’abitazione disponesse di altri locali distaccati, negava ripetutamente ma l’intuito e la perseveranza degli operatori dava i suoi frutti tant’è che veniva rinvenuto una mazzo di chiavi una delle quali, dopo innumerevoli prove, risultava essere di una cantina del palazzo, locale nella disponibilità dell’uomo. Qui dentro, nascoste tra rifiuti di vario genere, sono state rinvenute tre buste sottovuoto contenenti cocaina pari a 20 grammi, ancora da tagliare e immettere, quindi, sul mercato maceratese. Nella stessa zona è stato anche rinvenuto un bilancino di precisione funzionante e ancora intriso di cocaina, nonché i documenti di alcuni tossicodipendenti della zona, uno dei quali tuttora ristretto presso il carcere di Montacuto di Ancona, che l’uomo aveva sottratto ai predetti “clienti” in attesa del pagamento della droga.
Oltre allo stuoefacente, nel corso dell’operazione venivano sequestrati tre telefoni cellulari con schede intestate in modo fittizio e altri documenti e materiale ritenuto utile al proseguo delle indagini che sono tuttora in corso.
L’uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio mentre la moglie, 25 anni, anch’essa di origini albanesi, è stata deferita all’A.G. in stato di libertà per lo stesso reato.