Comunicato stampa
L’attuale contesto internazionale ha imposto una attenta pianificazione delle misure di sicurezza in vista dell’evento svoltosi ieri e conclusosi nelle prima mattina odierna. Dopo numerosi riunioni in Prefettura ed in Questura e ripetuti sopralluoghi ne è scaturito un innalzamento, rispetto agli anni passati, degli uomini impiegati per garantire la sicurezza pubblica, che sono stati oltre duecento tra tutte le Forze di Polizia presenti. Numerose sono state le unità di rinforzo fatte arrivare dalla Questura per l’occasione per garantire la sicurezza dell’evento. Un centinaio di unità della protezione civile, altresì, sono state utilizzate sotto il coordinamento della Questura al fine di migliorare il servizio offerto ai pellegrini presenti, che sono stati oltre cinquantamila.
La pianificazione del servizio di sicurezza da parte della Questura ha consentito inoltre di adottare ulteriori accorgimenti preventivi, quali la predisposizione di maggiori controlli sulle persone ed i veicoli nelle vie di afflusso verso l’impianto sportivo Helvia Recina, una più efficiente gestione della viabilità per le centinaia di pullman che hanno trasportato i pellegrini (grazie al lavoro svolto dalle Polizia Municipali di Macerata, Montecassiano e Recanati), un’attenta gestione delle vie di esodo dei pellegrini presenti all’interno dello stadio (grazie all’impegno profuso dagli organizzatori dell’evento) ed inoltre l’installazione di strumenti di difesa passiva lungo l’intero percorso del corteo nell’ambito del territorio provinciale, che supera i 27 km, prima di arrivare nella provincia di Ancona.
Proprio grazie a questi ultimi, consistenti in blocchi di cemento o veicoli pesanti posizionati di traverso lungo i principali incroci o nelle vie principali di accesso al percorso del pellegrinaggio hanno permesso di scongiurare un grave pericolo per i pellegrini all’altezza della frazione di Villa Potenza.
Verso le ore 22.30, infatti, allorquando il corteo era già entrato in parte nel centro abitato di Villa Potenza, mentre il resto scendeva ancora da via dei Velini, un veicolo a forte velocità, ha tentato di aggirare i presidi posti lungo il tratto di strada interessato. Il veicolo, dopo aver provato invano a forzare i varchi di controllo in diversi punti del percorso, non fermandosi all’alt delle Forze di Polizia, anzi rischiando di investire un dipendente della Polizia Municipale di Macerata e non potendo superare gli sbarramenti che erano stati predisposti, come estremo tentativo ha tentato di superare i posti di blocco andando fuori dalla sede stradale, anche grazie al fatto che si trattava di un fuori strada, ma è riuscito a percorrere però pochi decine di metri, in quanto subito dopo bloccato dagli uomini della Polizia di Stato, da una pattuglia specializzata in interventi antiterrorismo.
La persona fermata, un italiano cinquantenne, già gravata da numerosi precedenti di polizia, è risultata in condizioni di ebrezza, con un tasso alcoolemico di molto superiore ai limiti consentiti. Il soggetto, che alle prime domande rivoltegli dai poliziotti ha risposto con frasi poco sensate, è stato denunciato oltre che la per guida in stato di ebrezza, anche per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché sanzionato per guida pericolosa, a causa delle eccessiva velocità e per non aver rispettato l’alt intimatogli.
Nel frattempo il pellegrinaggio ha continuato il suo corso con tranquillità, in quanto i pochi pellegrini che si erano accorti di quanto accaduto, sono stati tranquillizzati dall’ingente servizio d’ordine in campo, che ha permesso che il corteo continuasse senza interruzioni.
Il pellegrinaggio è quindi giunto alla meta, in sicurezza e tranquillità, grazie al lavoro svolto da tutte le Forze di Polizia impiegate coordinate dalla Questura, comprese le Polizie Municipali e quella Provinciale, grazie all’ingente servizio sanitario, composto da decine di ambulanze e di personale medico, coordinato dal servizio provinciale del 118, grazie alla presenza dei Vigli del Fuoco ed allo sforzo organizzativo del Comitato del Pellegrinaggio che ha coordinato centinati di volontari che si sono prodigati nell’assistenza dei pellegrini, in stretto raccordo con il personale della Questura di Macerata.