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Operazione antiprostituzione: sequestrati otto appartamenti

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Le abitazioni dove si prostituivano giovani straniere site a Macerata e provincia

A conclusione dell'operazione denominata "BED AND BREAKFAST" condotta dalla Squadra Mobile di Macerata diretta dal Vice Questore Aggiunto Dr. Alessandro Albini, è stato deferito in stato di libertà alla locale A.G. un uomo di anni 66, F.A., originario della Provincia di Ascoli Piceno ma domiciliato a Macerata, ritenuto responsabile dei reati di sfruttamento e/o favoreggiamento della prostituzione ed evasione fiscale. In particolare, all'esito, delle articolate indagini condotte da questo ufficio investigativo hanno consentito di far luce su di un vastissimo giro di prostituzione presente in provincia e in parte favorito dall' indagato il quale, in qualità di proprietario di decine di immobili di varia tipologia in questo capoluogo e, nei comuni di Monte San Giusto, Numana e Morrovalle, tutti adibiti a civile abitazione, era solito cederne la disponibilità a cittadine straniere provenienti dal continente asiatico, dall'est europeo e soprattutto dal sud-america, al fine di farvici esercitare la prostituzione. Tale cospicua attività illecita è stato accertato essere attiva a partire dall'anno 2010. Nel concedere tali immobili, il 66enne provvedeva a redigere specifici contratti di locazione, curando non sempre la loro registrazione, evadendo in tal modo imposte calcolate in svariate decine di migliaia di euro. Gli agenti della Squadra Mobile, nel corso dell'attività investigativa hanno esaminato decine di contratti di affitto stipulati dall'indagato con cittadine extracomunitarie , rilevando che in seno a tali atti, venivano sistematicamente indicate somme, a titolo di canone, decisamente inferiori a quelle del locale mercato immobiliare ed accertando poi invece come in realtà lo stesso pretendeva per l'affitto dei suoi immobili cifre ben al di sopra di qualsiasi logica commerciale; tale comportamento a parere degli investigatori aveva il duplice intento ,da un lato di evadere le relative imposte sulle somme realmente percepite e dall'altro, ,approfittando dell'attività esercitata dalle ragazze, peraltro tutte extracomunitarie,di favorirne l'attività . Negli ultimi giorni, sono stati operati ancora diversi controlli negli appartamenti di proprietà dell'uomo, ubicati nel capoluogo, a Sforzacosta di Macerata nonché nel comune di Morrovalle e già oggetto di precedenti controlli effettuati nel decorso anno 2011. Anche in questo caso, a riprova dell'enorme giro di affari che l'uomo aveva messo in piedi , all'interno degli appartamenti sono state rintracciare giovani donne di diversa nazionalità provenienti dall'est Europa, ma soprattutto dal sud-america, tutte clandestine e dedite alla prostituzione all'interno delle suddette abitazioni. Dalle indagini svolte è emerso inoltre non soltanto che le donne pagavano un affitto per un importo spesso triplo rispetto a quanto indicato in sede di contratto ma anche che il proprietario degli immobili, era perfettamente a conoscenza dell'attività che veniva svolta all'interno tant'è che ad alcune di loro veniva addirittura consigliato di comportarsi in modo da non attrarre l'attenzione delgi altri condomini e di non prostituirsi in piu' persone proprio per non incorrere nello specifico reato di sfruttamento. Gli agenti hanno inoltre appurato che l'attività posta in essere dal maceratese, dura da alcuni anni e decine e decine sono state le ragazze che si sono avvicendate all'interno degli appartementi di proprietà dell'uomo il quale nel corso del tempo ha ampliato sempre piu' il suo "campo di azione" essendo oramai conosciuto all'interno dell'ambiente come colui in grado di reperire facilmente un appartamento nel quale prostituirsi. A seguito della suindicata attività di indagine, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, il Giudice per le indagini Preliminari ha emesso la misura cautelare reale del sequestro preventivo di otto appartamenti siti a Macerata e a Morrovalle, provvedimento a cui questa mattina, gli uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione. Tutte le ragazze rintracciate all'interno sono state successivamente accompagnate presso il locale Ufficio Immgrazione e nei confronti di quattro di loro, sud-americane, è scattato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale essendo risultate prive di qualsiasi titolo autorizzativo.
18/02/2012

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