Si riconferma infatti un trend preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli con incrementi, per quanto riguarda la Toscana, pari al 40% nel 2021 rispetto all’anno precedente nel numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento on line, mediante l’utilizzo di Social Network, App di gioco e messaggistica istantanea i quali possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.
Chi in modo criminale sfrutta la rete per nascondersi, per nutrire le sue fantasie deviate sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici: nel 2021 nella regione sono stati ben 228 i casi trattati (tra pedofilia e adescamento on line) dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze (Sezioni provinciali comprese), casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso. A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce anche in Toscana il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria, pari a 95 nel 2021 rispetto ai 70 nel 2020.
Nel primo trimestre del 2022 tuttavia, la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché cresce il numero degli arrestati rispetto al 2021, per quanto concerne la Toscana, già 10 arresti effettuati nel primo trimestre 2022 rispetto ai 13 arresti effettuati nel 2021. La Dirigente Alessandra Belardini, a tal proposito confermando tale trend in aumento afferma: “E’ purtroppo triste la constatazione che, nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del CNCPO, consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la Polizia Postale e delle Comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia. La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che con grande assiduità e impegno gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni portano avanti ogni giorno.”
(Comunicato stampa del 5 maggio 2022)