Questura di Lucca

FESTA DELLA POLIZIA 10 aprile 2019 - 167° Anniversario

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FESTA DELLA POLIZIA  10 aprile 2019 - 167° Anniversario

Signor Prefetto, autorità tutte, signore e signori, buon giorno e benvenuti alla celebrazione del 167° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

Oggi la polizia di stato festeggia il suo 167° compleanno ... io il 16° giorno dal mio arrivo alla questura di Lucca.

Sant'Agostino nelle "Confessioni" si interroga sulla realtà del tempo, che nel suo incessante fluire appare privo di ogni stabilità e permanenza e si dissolve nel non essere più e nel non essere ancora, Agostino radica il tempo nel distendersi dell'anima in tre direzioni. All'indietro, nel passato come memoria di quello che è stato, nel presente come attenzione per quello che è, e nel futuro come attesa di quello che sarà.

Quello che è stato, è l'attività svolta nel corso dell'anno dalla Polizia, che troverete illustrata nella brochure e nel sito web della Questura.

Sono le ricompense per lodevole comportamento in servizio conferite ai nostri poliziotti.

Memoria è il ricordo dei nostri caduti in servizio; ai famigliari che sopportano il peso della loro assenza, va il mio abbraccio affettuoso,

Memoria sono i rappresentanti dell'ANPS, che custodiscono le nostre tradizioni e i nostri valori.

Attesa per quello che sarà. Se noi siamo fatti per vivere nel tempo e se ogni momento della nostra esistenza è scelta, decisione, è importante dirci in che modo decidiamo di esserci.

 

La Polizia di Stato ci sarà, noi ci saremo, coscienti che l' Autorità di cui siamo investiti va considerata come il chirurgo considera il bisturi, uno strumento da usare con precauzione, con precisione, con sicurezza.

Ci sarà con la sensibilità che serve nel trattare con le vittime di reato, con gli anziani, con le donne, con i minori, con gli immigrati. Ci sarà per garantire la sicurezza delle nostre comunità servendo la legge della Repubblica e facendola rispettare, e pretendendo rispetto per la divisa che indossiamo.

Ci saremo consapevoli che tra la gente, insieme a noi, ci sono i carabinieri, i finanzieri, i vigili del fuoco, gli agenti della polizia locale, gli agenti della polizia penitenziaria, i marinai della Capitaneria di Porto, ciascuno con la propria competenza e professionalità.

Attesa per quello che sarà. Progetto di relazioni.

Ai rappresentanti delle OO.SS della Polizia di Stato e dell'Amministrazione Civile dell'Interno dico che se è vero che sono diversi i ruoli e le responsabilità, è altrettanto vero che obiettivo comune è quello di garantire la dignità e il decoro del lavoro, di ogni lavoro, quello del poliziotto, impegnato nei servizi operativi o gestionali, e quello del personale civile che svolge attività amministrativa.

Decoro e dignità: la Polizia non è solo la Volante che fa prevenzione o la Squadra mobile che arresta i delinquenti. La polizia è anche l'ufficio licenze, è l'ufficio immigrazione, è l'ufficio passaporti, uffici che per carenze strutturali non garantiscono una decorosa fruibilità dei servizi all'utenza. Se poi chi chiede il passaporto è un disabile, l'affare si complica. Credo che una città tanto bella meriterebbe una Questura più funzionale.

Alla stampa confermo l'impegno preso il giorno della presentazione: parlare poco e far scrivere della Questura e della Polizia e non del Questore.

Signor Prefetto, nella riunione tecnica di coordinamento del 3 aprile scorso, riunione effervescente, dai toni pacati ma fermi avrà senz'altro notato che tutti, il colonnello Giuseppe Arcidiacono, Comandante Provinciali dei Carabinieri, il colonnello Massimo Mazzone, Comandante provinciale della Guardia di Finanza ed io, condividiamo l'idea che ognuno deve fare il suo nel rispetto delle reciproche attribuzioni e competenze.

E questo è il viatico migliore per continuare nella sinergia che tanti buoni frutti ha portato alle nostre comunità.

Saluto il Signor Procuratore della Repubblica, con cui ho avuto la fortuna di collaborare quando era Sostituto procuratore addetto alla Direzione distrettuale antimafia di Firenze e io Capo del Centro Operativo DIA.

Concludo.

Ringrazio le donne e gli uomini della Polizia di Stato e dell'Amministrazione Civile dell'Interno della Questura, del Commissariato di Viareggio, ufficio al quale la Fondazione Carnevale ha conferito una menzione speciale per i servizi svolti nel corso della manifestazione, le donne e gli uomini del Commissariato di Forte dei Marmi, della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria, della Polizia Postale, per quello che hanno fatto e per quello che faranno.

E ringrazio i vostri familiari che standovi accanto, con la loro presenza, vi danno la serenità necessaria a svolgere il vostro servizio.

Al termine del mio intervento, col rispetto che tutti, colleghi, amici e stampa dobbiamo a chi ha compiuto un gesto estremo, voglio ricordare Nazareno Giusti con le parole di John Donne

"Nessun uomo è un 'isola completo in sé stesso.

Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto; se una sola zolla di terra viene portata via dal mare, l'intera Europa ne è sminuita.

La morte di qualsiasi uomo mi diminuisce perché noi siamo parti pulsanti dell'intera umanità.

E quindi non mandare mai a chiedere per chi suona la campana, e chi sta chiamando.

Sei tu che lei continuamente chiama".

Tornando a Sant' Agostino, l'attenzione per il presente è la brevità del mio discorso.

Vi ringrazio per l'attenzione e vi chiedo scusa per anacoluto.

Viva La Polizia di Stato. Viva l'Italia.


10/04/2019

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