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Richieste sessuali e ricatti sul Social-Network Facebook

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arresto effettuato dalla Squadra Mobile

La Squadra Mobile arresta un uomo per aver ricattato, minacciato e tentato di violentare sessualmente una studentessa lodigiana.

L'arresto di venerdì 25 giugno 2010 ha chiuso definitivamente il calvario di una giovane studentessa lodigiana di 19 anni ricattata sessualmente da un uomo di 35 anni incontrato sul social-network Facebook. Il tutto è iniziato più di un mese fa, il 1° maggio, quando la giovane ha trovato il coraggio di chiedere aiuto alla Polizia di Stato, raccontando al personale della Squadra Mobile quello che le era successo. Verso la metà di aprile, mentre chattava su internet veniva contattata da un uomo residente a Bologna che mostrava molto interesse per il suo profilo raccontato e presentato sul portale Facebook. Dopo una iniziale esitazione la giovane donna iniziava con lui uno scambio di e-mail e messaggi, soprattutto a sfondo sessuale. Sono bastati pochi giorni per passare dalle parole ai fatti: il 24 aprile la giovane lodigiana incontra l'uomo in un motel della provincia e lì viene consumato un rapporto sessuale consensuale durante il quale viene fotografata e ripresa in pose alquanto osè. Convinta di aver vissuto solo un'avventura, la sprovveduta studentessa ha continuato la sua vita senza più rispondere agli ulteriori tentativi dell'"amico telematico" che cercava inutilmente di avere con lei altri incontri. I continui dinieghi della 19enne hanno fatto letteralmente infuriare l'uomo che ha incominciato a "bombardarla" di e-mail piene di insulti, parole oscene, nonché di minacce violente e ricatti. La studentessa si è sentita al muro di fronte alle promesse di pubblicare le foto e il video registrato durante il primo incontro nonché la minaccia reale di farli tutti recapitare presso l'abitazione dei suoi genitori nonchè alla scuola che frequentava. Il fatto che la stessa giovane avesse comunicato il suo reale indirizzo e raccontato la scuola nella quale era iscritta avvalorava ulteriormente il ricatto del malvivente. L'uomo ha pensato di avere in pugno la giovane e di poter ormai disporre di lei a suo piacere tanto da obbligarla in maggio ad un incontro con un'altra coppia interessata a particolari scambi e prestazioni sessuali. A quel punto, impaurita, la studentessa ha trovato il coraggio e la forza di uscire fuori dalla sua solitudine e, combattendo la vergogna, ha varcato la soglia della Questura per chiedere aiuto alla Polizia. Gli agenti della Squadra Mobile, rassicurata che non sarebbe mai stata sola, ma seguita da una pattuglia in borghese, hanno partecipato all'incontro intercettando le conversazioni. Alle 15.30 del 25 giugno, così come preannunciato con e-mail prettamente a sfondo sessuale, la studentessa e l'uomo si incontrano nei pressi di un'edicola: la giovane supplica l'uomo di lasciarla stare e di non volere con lui alcun tipo di rapporto, soprattutto sessuale. L'uomo, ignorando di essere ascoltato e osservato dalla Polizia minaccia violentemente la donna ricattandola che se non lo avesse seguito subito in un motel avrebbe provveduto in serata alla pubblicazione delle foto e alla spedizione delle stesse alla sua famiglia. Impaurita la ragazza finge di acconsentire alle richieste dell'uomo e sale sulla sua autovettura. Il mascalzone, però, non riesce nemmeno ad accedere la vettura perché si vede piombare addosso gli agenti della Squadra Mobile che lo bloccano e lo arrestano per il reato di tentata violenza sessuale. A bordo dell'autovettura dell'uomo è stata rinvenuta una borsa tipo porta computer piena di preservativi, un fallo di gomma, manette rivestite di tessuto, mascherine per coprire gli occhi, una corda, una macchina fotografica comprensiva di memoria estraibile contenente numerose immagini pornografiche; nel vano porta oggetti veniva, invece trovato un coltello a serramanico di circa 21 cm e indosso all'uomo due telefoni cellulari contenenti anch'essi svariate immagini pornografiche. Alle ore 12.30 di oggi, con una conferenza stampa presso la Questura di Lodi verranno date ulteriori notizie.
28/06/2010

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