Il Questore della Provincia di Lodi, Pio Russo, ha sospeso d’urgenza e per 10 giorni, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., la licenza per la vendita di cibi e bevande del titolare di un noto esercizio di vicinato di Lodi, situato in Corso Vittorio Emanuele.
Il provvedimento, che riflette le prerogative a tutela dell’ordine pubblico, dell’incolumità e della salute collettiva di cui il Questore è destinatario quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, è stato adottato a seguito di controlli espletati da personale della squadra di polizia amministrativa e di sicurezza delle Questura, anche a seguito delle segnalazioni giunte dai cittadini relative a schiamazzi e turbative alla quiete pubblica verificatisi nelle immediate pertinenze del predetto esercizio di vicinato.
In particolare, nella serata di sabato 21 settembre, i poliziotti hanno rilevato alcune violazioni della normativa di settore, sintomatiche di una conduzione del locale, non solo in contrasto con l’ordinamento, ma soprattutto foriera di rischi per l’ordine pubblico e la salute collettiva, in particolare dei minori, strettamente connessa alla vendita a quest’ultimi di bevande alcoliche.
Gli operanti, appostatisi in prossimità del locale, hanno notato 3 ragazze, identificate come minorenni, uscire dallo stesso con bevande alcoliche e, acclarato come fossero state acquistate senza che il titolare avesse chiesto loro il documento di identità per accertarsi che fossero maggiorenni, hanno fatto accesso per contestare la violazione della norma che vieta la vendita di alcolici ai minori di anni 18. Nel corso delle attività ispettive, il personale della Polizia di Stato ha rilevato ulteriori violazioni, in particolare l’assenza del cartello recante l’indicazione del divieto di fumo e l’esposizione sugli scaffali di alimenti, destinati alla vendita, scaduti da oltre un anno, per le quali sono state elevate al titolare sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo di euro 4.234. L’attività istruttoria condotta dai poliziotti ha consentito, inoltre, di rilevare come il titolare, nel 2021, fosse stato già sanzionato, in quanto aveva consentito agli avventori di accedere al locale senza la mascherina imposta dalle misure di contenimento del contagio da Covid – 19.
Alla luce delle violazioni riscontrate, considerando che la vendita di sostanze alcoliche ai minori costituisce un rischio elevato per la salute e l’incolumità dei minori, con riverberi sovente gravi anche per l’ordine pubblico, il Questore ha emesso il provvedimento di sospensione della licenza, al fine, oltre che di salvaguardare gli interessi pubblici richiamati, di stimolare il ravvedimento del titolare, orientandolo ad una conduzione dell’esercizio di vicinato conforme alle norme e ai principi che reggono l’ordinata convivenza civile. Laddove, invece, dovesse seguitare nella cattiva gestione del locale, il titolare potrebbe andare incontro alla revoca della licenza.