Presso la Sala Gialla della Diocesi di Lodi, il Questore ha consegnato un’ampolla di “olio dei terreni di Capaci” al Vescovo di Lodi Mons. Malvestiti, alla presenza del Cappellano della Polizia di Stato e di una rappresentanza dei funzionari della Polizia di Stato della Questura di Lodi.
Quest’anno ricorre il trentaduesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino.
Al loro fianco perirono gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi.
Nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio sorge oggi un giardino, voluto e curato dall’Associazione “Quarto Savona 15”, dal nome della sigla radio dell’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone, voluta e animata da Tina Montinaro, vedova di Antonio.
Su questo terreno insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa.
L’Associazione provvede a raccoglierne i frutti e ricavarne l’olio e anche quest’anno la stessa, in collaborazione con la Questura di Palermo e l’approvazione del Sig. Capo della Polizia, ha ritenuto di imprimere un segnale importante per tutto il paese, nell’anniversario delle stragi mafiose : l’olio ricavato dalla spremitura, nato dalla terra bagnata dal sangue dei martiri, che diviene simbolo di redenzione.
Un messaggio evangelico radicale che promana da chi, quotidianamente, si contrappone al male difendendo i più deboli, a volte immolandosi sino all’estremo sacrificio, un segno tangibile di vicinanza al cittadino da parte della Polizia di Stato.
Così le ampolle di olio sono state recapitate, a cura del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in ogni Questura d’Italia, per essere consegnate ai Vescovi e successivamente, dopo il rito della messa crismale della Settimana Santa, utilizzate per i sacramenti.