In occasione del 25 novembre 2023 “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, personale della Questura di Lodi nell’ambito della campagna permanente contro la violenza di genere “Questo non è amore” promossa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, sarà presente all’interno della galleria del Centro Commerciale Il Gigante sito in Montanaso Lombardo (LO) ove distribuirà delle brochure informative per favorire l’emersione del fenomeno e fornirà informazioni e strumenti utili al cittadino circa la tutela delle vittime ed in particolare dell’ammonimento del Questore.
Costante è l’impegno profuso dalla Questura nel sensibilizzare i cittadini su tale fenomenologia, come è incessante l’attività di contrasto e prevenzione del fenomeno della violenza che ha portato all’adozione, per l’anno corrente, di ventisette ammonimenti emessi per violenza domestica quale strumento adottato dal Questore “d’ufficio” laddove si viene a conoscenza in forma “non anonima” di fatti riconducibili a reati di percosse o lesioni occorse nell’ambito di violenza domestica. Inoltre sono dodici gli ammonimenti per atti persecutori, emessi su istanza della vittima, a tutela da condotte ossessive di molestie o minacce tali da indurre un perdurante stato di ansia e timore per l’incolumità propria e dei propri familiari o tali da modificare le proprie abitudini di vita.
Tali provvedimenti sono connotati da natura squisitamente preventiva finalizzata all’interruzione di pericolose escalation violente e sul punto, grazie alla sottoscrizione da parte del Questore di Lodi del Protocollo Zeus, gli ammoniti hanno la possibilità di aderire ad uno specifico percorso psicologico riabilitativo seguito dal CIPM di Milano, volto al favorire la presa di coscienza dei propri agiti e a scongiurare il rischio di recidiva.
Nel solco delle attività preventive, la Questura ha effettuato ottantaquattro interventi per lite familiare, il cui delicato tema costituisce motivo perché sia mantenuta sempre alta la soglia di attenzione da parte degli operatori, che spesso si trovano ad intervenire in difficili situazioni operando secondo le linee guida ministeriali e le direttive dell’Autorità Giudiziaria. Tali interventi hanno condotto, per l’anno in corso, alla successiva trattazione di ventinove casi di maltrattamenti in famiglia e undici casi di atti persecutori, reati tra gli altri, oggetto di intervento della legge 69/2019 (codice rosso).