Nel pomeriggio del 2 maggio u.s. veniva rintracciato in Lodi, da personale della Polizia di Stato, un soggetto pericoloso, irregolare sul territorio nazionale. Il cittadino straniero, 30enne, di nazionalità nigeriana, era già noto alle Forze dell’Ordine poiché gravato da numerosi precedenti penali e di polizia, tra cui una condanna intervenuta nel 2020 per violenza sessuale e notizie di reato per rapina e lesioni personali. Destinatario di precedenti espulsioni, intervenute a partire dal a partire dal 2021, lo straniero veniva accompagnato, mediante provvedimento di trattenimento del Questore di Lodi, presso il C.P.R. di Gradisca di Isonzo per l’espletamento delle consuete attività di identificazione finalizzate al rimpatrio.
Nell’ambito dell’attività di prevenzione finalizzata all’analisi delle condotte socialmente pericolose evidenziatesi in città e nella provincia di Lodi sono state adottate 4 misure di prevenzione da parte del Questore, nei confronti di 4 persone. In particolare due persone ritenute socialmente pericolose sono state raggiunte dal provvedimento dell’Avviso Orale a mutare condotta, un cinquantenne responsabile di reati di indole violenta in particolare per un aggressione a pubblico ufficiale commessa in Lodi nello scorso aprile e un diciannovenne responsabile di reati contro la persona e il contro il patrimonio, commessi ai danni di istituti scolastici nel medesimo periodo, sostanziatisi in furti in concorso con altri, gravato altresì da precedenti di polizia per lesioni personali.
Due provvedimenti di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in due diversi comuni della provincia sono stati adottati su proposta della Stazione Carabinieri di Guardamiglio e Sant’Angelo Lodigiano, a carico di un ventottenne e di un ventiseienne residenti in provincia responsabili l’uno di avere occupato abusivamente uno stabile abbandonato senza averne titolo nonché recidivo per reati in materia di stupefacenti, mentre l’altro per una violenta aggressione nei confronti dei militari dell’Arma intervenuti presso il luogo in cui aveva lasciato incustodito un minore a bordo della propria auto.
Nell’ambito delle attività di controllo del territorio, nel solco delle direttive assunte in sede di Riunione Tecnica di Coordinamento presieduta dal Prefetto di Lodi, nella giornata del 1 maggio u.s., operatori della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, su impulso del personale della stazione ferroviaria di Lodi, provvedevano ad identificare e denunciare in stato di libertà 4 minori tra i 15 e 17 anni per aver impedito la regolare corsa di un treno regionale fermo presso la stazione di Lodi, cagionando atti di inciviltà verso capotreno e viaggiatori sul convoglio, determinando ritardi per oltre trenta minuti, nonché per essersi dati alla fuga pericolosamente sui binari ferroviari con l’intento di sottrarsi ai controlli delle Forze dell’Ordine, provocando temporaneamente un blocco del traffico ferroviario.
I minori, pertanto, venivano sanzionati e quindi denunciati in stato di libertà per il reato di resistenza a un pubblico ufficiale e successivamente, di concerto con il Sostituto Procuratore presso la Procura dei minorenni di Milano, venivano affidati agli educatori sociali presso strutture di accoglienza competenti di Milano e Cremona.