Nell’ambito delle determinazioni assunte in sede di riunione tecnica di coordinamento presieduta dal Prefetto di Lodi negli scorsi giorni la Polizia di Stato ha svolto specifici servizi di monitoraggio delle sessioni d’esame di teoria per il conseguimento della patente di guida presso gli uffici della Motorizzazione Civile della provincia di Lodi. Questa tipologia di attività, che viene svolta periodicamente, è finalizzata alla ricerca di anomalie sulla effettiva identità dei candidati che si presentano per sostenere la prova, sulla regolarità della documentazione presentata, nonchè sull’eventuale impiego di strumentazione elettronica non autorizzata in ausilio al superamento dell’esame.
Nell’ambio di tali servizi, organizzati in diverse giornate dalla Questura, dalla Sezione Polizia Stradale di Lodi e dalla dipendente Sottosezione di Guardamiglio presso la sede della Motorizzazione Civile di Somaglia, sono stati raggiunti importanti risultati nel contrasto al fenomeno dell’illegalità correlata a questo specifico settore.
Nel primo caso è stato individuato un candidato sospetto che, sottoposto a controllo, ha esibito una carta d’identità risultata intestata ad un’altra persona, a cui si era sostituito, che in questo modo sarebbe stata agevolata fraudolentemente nel superamento delle prove d’esame per il conseguimento della patente di guida. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di sostituzione di persona e falso.
Pochi giorni dopo gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione su quattro candidati, il cui comportamento era apparso sospetto. Infatti, a seguito di più accurati controlli, tenuti al termine della prova d’esame di teoria, è emerso che i predetti esaminandi avevano sostenuto il test in maniera irregolare, poichè avevano occultato sotto i loro indumenti dispositivi elettronici, tra cui una videocamera, idonei a consentire la trasmissione e ricezione di dati. E’ stato inoltre accertato che i quattro candidati sopra menzionati detenevano anche un piccolo auricolare, inserito in profondità all’interno dell’orecchio.
All’esito dell’attività svolta, gli operatori di polizia hanno posto sotto sequestro penale i dispositivi rinvenuti e denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentata truffa le persone coinvolte.
Nei giorni successivi la stessa tipologia di controllo si è ripetuta con esito analogo nei confronti di una persona che aveva superato l’esame di teoria con il punteggio massimo pur non comprendendo la lingua italiana.
L’importanza di un’efficace attività di contrasto al fenomeno descritto risulta evidente considerando che il conseguimento fraudolento della patente di guida da parte di soggetti non adeguatamente formati può creare un significativo pregiudizio alla sicurezza della circolazione stradale.