In occasione del 25 novembre 2022 “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, personale della Questura di Lodi nell’ambito della campagna permanente contro la violenza di genere “Questo non è amore” promossa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, è stata presente con il camper della Polizia nei pressi dei portici di piazza Broletto in Lodi, ove ha distribuito delle brochure informative per favorire l’emersione del fenomeno fornendo informazioni e strumenti utili al cittadino circa gli strumenti di tutela delle vittime ed in particolare dell’ammonimento del Questore.
L’iniziativa ha riscosso grande partecipazione da parte dei cittadini, e tra coloro che si sono fermati per un saluto, anche l’assessore alle Pari Opportunità del comune di Lodi Manuela Minojetti, che ha coordinato diverse iniziative al riguardo nel capoluogo.
Costante è l’impegno profuso dalla Questura nel sensibilizzare i cittadini su tale fenomenologia, a partire dalle fasce più giovani come testimonia l’incontro tenutosi il 16 novembre u.s. con gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “A.Volta” di Lodi presso l’Aula Magna del plesso scolastico, con i quali ci si è confrontati sull’argomento.
Sul tema, in data odierna dalle ore 10.00 alle ore 12.00 il sopracitato personale presenzierà alla mostra di abiti da sposa e manufatti artistici “Il Velo Rosso” organizzata in Lodi via Fanfulla n. 22 dall’associazione di volontariato “Indaco Donna”, che raccoglie fondi da destinare al Centro Antiviolenza di Lodi “La metà di niente”, ove distribuirà l’apposito opuscolo informativo.
Incessante è l’attività di contrasto e prevenzione del fenomeno della violenza che ha portato all’adozione, per l’anno corrente, di diciassette ammonimenti emessi per violenza domestica quale strumento adottato dal Questore “d’ufficio” laddove si viene a conoscenza in forma “non anonima” di fatti riconducibili a reati di percosse o lesioni occorse nell’ambito di violenza domestica, mentre sono undici gli ammonimenti per atti persecutori, emessi su istanza della vittima, a tutela da condotte ossessive di molestie o minacce tali da indurre un perdurante stato di ansia e timore per l’incolumità propria e dei propri familiari o tali da modificare le proprie abitudini di vita.
Sono state infine eseguite dalla Questura misure coercitive disposte per violazione alle norme che tutelano le vittime della violenza di genere in numero di cinque divieti di avvicinamento alla persona offesa, nove allontanamenti dalla casa familiare, una sottoposizione agli arresti domiciliari e due sottoposizioni ad analoga misura custodiale presso una comunità.