Due notti or sono una volante della Questura di Lodi, nell’ambito del controllo del territorio, ha fermato un’autovettura di grossa cilindrata che circolava nelle vie periferiche della città.
Gli occupanti del veicolo, in numero di tre, tutti originari dell’Europa dell’est ed alcuni di essi gravati da precedenti penali e di polizia per furto e ricettazione, durante le fasi salienti del controllo, hanno dimostrato un particolare nervosismo, tanto da insospettire gli operanti: questi ultimi quindi hanno deciso di approfondire il controllo del mezzo.
All’interno dell’abitacolo sono state rinvenute due ricetrasmittenti, alcuni grossi cacciavite, pinze ed altri strumenti potenzialmente utilizzabili quali arnesi “da scasso”.
Di questi arnesi nessuno degli occupanti dell’auto ha saputo giustificarne la presenza a bordo: ritenendo che potessero essere utilizzati nottetempo per commettere furti ed in virtù dei precedenti di cui si è detto, essi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art.707 c.p. (possesso ingiustificato di strumenti d’effrazione).
Il materiale è stato sequestrato.
Per prevenire la commissione dei reati contro il patrimonio inoltre, il Questore di Lodi ha emesso quattro misure di prevenzione che di seguito si dettagliano:
- un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Lodi per anni tre nei confronti di una quarantaduenne residente in altro comune della provincia, responsabile nello scorso ottobre di un furto aggravato di carburante commesso nelle ore notturne ai danni del proprietario di un autocarro in sosta sulla pubblica via, nonché di guida senza patente di un’autovettura non coperta da assicurazione;
- un avviso orale a mutare condotta a carico di un ventiseienne residente in Lodi, controllato in città nel mese corrente a bordo di un’autovettura in orario notturn: lo stesso, già riconosciuto responsabile di numerosi reati contro il patrimonio, ha evidenziato una pericolosità sociale che si è ritenuta contcreta e attuale, anche alla luce delle circostanze di tempo e di luogo del controllo in parola.
Inoltre sono stati emessi su porposta della Compagnia Carabinieri di Codogno
- due Fogli di Via con divieto di far ritorno nel comune di Codogno per anni tre a carico di un trentenne e ad un venticinquenne residenti nel mantovano, i quali avevano tentato di truffare un negoziante di Codogno con la cosiddetta “truffa del resto” pretendendo dalla vittima il resto di una banconota effettivamente non consegnata all’esercente nel tentativo di mandarlo in confusione, ma non riuscendo nell’intento per la ferma opposizione della persona offesa che allertava i militari dell’Arma.