Sabato 3 settembre u.s., a Lodi in viale Piacenza nei pressi di un bar con rivendita di alcolici, alle ore 11.30 circa il conducente di una autovettura, non ottemperava all’Alt imposto dall’equipaggio di una Volante intenzionato a controllarlo. Lo sconosciuto si dava quindi alla fuga, dirigendosi verso la ss9 via Emilia.
Dopo un breve inseguimento gli operatori riuscivano a bloccare la corsa del fuggitivo in corrispondenza della caserma dei vigili del fuoco, dopo che lo stesso aveva impegnato, più volte ed a forte velocità, l’ampia rotonda lì presente.
L’uomo inoltre, dopo essere stato costretto ad arrestare la marcia, ha opposto attiva resistenza al controllo (finanche “barricandosi” all’interno dell’abitacolo) procurando lievi lesioni agli operatori, che sono stati costretti, non senza fatica, ad immobilizzarlo.
Questi ultimi, accortisi dello stato psicofisico alterato, hanno sottoposto l’automobilista all’esame dell’etilometro ed il tasso è risultato ben cinque volte superiore al limite massimo consentito dalla Legge.
E’ risultato poi che il medesimo (quarantenne cittadino straniero, con precedenti di polizia, residente in provincia di Milano) guidava l’autovettura (di proprietà del padre) nonostante gli fosse stata revocata la patente a causa di pregresse gravi violazioni al codice della strada.
In virtù della sua condotta, pericolosa per gli utenti della strada e per gli operatori intervenuti, il soggetto è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato in stato di libertà per la guida in stato di ebrezza alcoolica; è stato condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica, in attesa dell’udienza innanzi al Tribunale di Lodi: in quella circostanza il Giudice ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma alla P.G. per due volte alla settimana ed il divieto di dimora nella città di Lodi.
Il Questore di Lodi, valutata la pericolosità sociale, ha inoltre emesso un foglio di via obbligatorio dalla città di Lodi, con conseguente divieto di farvi ritorno per tre anni.
Si è successivamente accertato che il soggetto, dopo la notifica della revoca della sua patente di guida italiana, ha ottenuto una patente di guida rilasciata dalle Autorità del suo paese, pensando così di poter eludere i controlli di polizia.