Nel prosieguo dell’attività della Divisione Anticrimine volta al contrasto della cd. “violenza di genere, il Questore ha emesso un decreto di ammonimento nei confronti di un trentenne residente in questo Comune: dall’aprile u.s. a tutt’oggi si è reso responsabile di aggressioni fisiche e verbali nonché di violenza psicologica nei confronti della madre e della sorella convivente.
Più volte tali condotte hanno determinato l’intervento delle Forze dell’Ordine per ripristinare la calma, mettere in sicurezza le vittime ed impedire la commissione di reati.
La Squadra Mobile, nei giorni scorsi, ha dato esecuzione a due differenti provvedimenti del Tribunale di sorveglianza di Milano: il primo ha riguardato un cinquantunenne residente a Lodi che dovrà espiare una pena di quasi nove anni di reclusione a seguito di una condanna perché ritenuto colpevole in via definitiva di reati associativi e finanziari.
Il secondo ha riguardato un uomo già affidato in prova ad una Comunità Terapeutica della Provincia: l’Autorità Giudiziaria, dopo le segnalazioni giunte dalle FF OO circa le sue reiterate violazioni delle prescrizioni inerenti il programma extracarcerario, ha revocato detto beneficio: l’uomo è stato quindi condotto nel carcere di Lodi ove espierà una pena di sette anni e sette mesi di reclusione, a seguito delle condanne ricevute per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, porto abusivo di armi e rapina aggravata, commessi tra il 2013 ed il 2019 in Provincia di Milano.
I continui controlli di polizia effettuati dalla Questura hanno altresì consentito di individuare un venticinquenne residente nella bassa colpito da un ordine di custodia in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Milano poiché ritenuto responsabile di una rapina ai danni di un passante; anche quest’ultimo è stato associato alla Casa Circondariale di Lodi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.