L’8 marzo ricorre la giornata internazionale dei diritti della donna per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche nonché le discriminazioni e le violenze contro le donne.
Domani, nell’ambito della campagna nazionale permanente promossa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza “Questo non è amore”, finalizzata a prevenire la violenza di genere, dalle ore 9 alle 18, la Questura di Lodi sarà presente con il camper della Polizia di Stato nei pressi dei portici di piazza Broletto, ove distribuirà, con personale specializzato, delle brochure informative per favorire l’emersione del fenomeno, fornendo informazioni e strumenti utili al cittadino, in particolare sulle misure di tutela delle vittime. Con questo progetto la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno a sensibilizzare le vittime di violenza e non solo, nella convinzione che la lettura delle storie raccontate nella brochure, purtroppo tutte vere, rappresenti uno stimolo a chiedere aiuto e a denunciare.
Tra le attività della Questura di Lodi, la prevenzione e il contrasto ai reati contro le donne hanno una particolare rilevanza anche con la creazione di una sinergia con altre istituzioni ed associazioni sul territorio con l’obiettivo comune di favorire una crescita culturale e il ripudio di ogni forma di violenza e discriminazione.
Il Questore di Lodi, dal mese di dicembre 2021 ad oggi, ha emesso nove ammonimenti, di cui tre per stalking e sei per maltrattamenti.
Anche il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno è impegnato su più fronti per il contrasto alla violenza di genere, istutuendo i seguenti protocolli operativi a disposizione delle forze dell’ordine per migliorare l’intervento, ai quali la Questura di Lodi partecipa attivamente:
- Protocollo EVA (Esame Violenze Agite) il quale ha codificato le linee guida per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere in caso di primo intervento degli addetti al controllo del territorio;
- Protocollo SCUDO, a disposizione della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, che consente di mettere a fattor comune tutte le informazioni utili sui precedenti interventi effettuati presso un medesimo domicilio al fine di calibrare nel modo migliore l’attività operativa e la tempestività dell’intervento;
- Protocollo ZEUS che garantisce una risposta immediata e integrata ai fenomeni di violenza prevedendo altresì di offrire all’ammonito un percorso trattamentale, a cura di una equipe di professionisti, specializzati nel trattare le persone con problemi relazionali.