Nella nottata del 29 gennaio, le volanti della Questura sono intervenute in Corso Umberto poiché era stata segnalata una rissa che vedeva coinvolti almeno quindici giovani. Un primo equipaggio intervenuto, dopo aver constatato la presenza di una persona a terra (colpita verosimilmente da un pugno al volto), è riuscito a contenere la situazione separando temporaneamente i contendenti.
La tensione è rimasta però elevata a causa dell’elevato numero di persone presenti, pronte ad azzuffarsi nuovamente. Pochi istanti dopo è giunto un secondo equipaggio che, grazie anche al prezioso ausilio di due militari del Nucleo Radiomobile dell’Arma, sono riusciti, non senza fatica, a far terminare definitivamente il parapiglia. In quei movimentati frangenti alcuni tra i protagonisti inveivano e minacciavano gli agenti; ciò nonostante essi sono riusciti ad identificare dieci giovani, italiani e stranieri, nonostante la resistenza fatta alle procedure di generalizzazione. A detta di alcuni presenti la rissa avrebbe avuto inizio a seguito dell’aggressione di uno di loro da parte di una ragazza, pur non specificandone i motivi.
Sicuramente molti di loro avevano abusato di sostanze alcooliche e risultavano di conseguenza notevolmente alterati.
Delle dieci persone identificate di cui sopra, 5 sono state deferite all’A.G. per il reato di rissa mentre a due di loro, oltre alla rissa, è stato contestato anche il reato di resistenza a P.U..
La posizione delle restanti persone è ancora in fase di verifica, anche attraverso la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza lì presenti, per accertare un eventuale coinvolgimento attivo nella rissa.
Al vaglio della Questura anche la posizione del titolare del bar sito nel pieno centro di Lodi, ai sensi del T.U.L.P.S., in quanto luogo nelle cui immediate adiacenze è avvenuta la rissa.
Nel corso del fine settimana, sempre nell’ambito dei servizi volti a disciplinare i comportamenti dei giovani che si riversano nei locali pubblici di Lodi e della Provincia, la squadra di Polizia Amministrativa della Questura di Lodi ha effettuato controlli in alcuni esercizi pubblici del capoluogo e di Mulazzano.
In particolare sono stati controllati nr.11 esercizi pubblici e circa 80 avventori e contestati nr.3 illeciti amministrativi per il mancato rispetto della normativa anti-Covid vigente (sanzionato un titolare per aver consentito l’accesso all’interno della propria attività a persona sprovvista di certificazione verde green pass, lo stesso avventore privo di green pass e un avventore privo di mascherina).